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BRUCCHIL'assaggio dell'aria che tira per il Sindaco di Teramo a causa dello stallo dei lavori su Corso San Giorgio si è potuta leggere su facebook da una serie di civili critiche al suo indirizzo dopo l'ennesimo annuncio, per cercare di salvarsi la faccia (operazione oramai impossibile) sul fine lavori previsto per marzo 2017. E' bene ricordare che solo lo scorso mese di agosto durante una delle ennesime conferenze nella sua stanza di via Orsini, aveva parlato, sempre alla stampa, che la sua idea era quella di restituire il corso restaurato per il prossimo mese di dicembre. Annuncio che i fatti di oggi ha clamorosamente smentito. Nella dura ed amara conversazione che si è registrata su facebook  in questi ultimi due giorni è stato proprio Brucchi a far scatenerare i commenti dopo che ha scitto: «Allora vediamo di capirci e di non fare strumentalizzazioni. Un cantiere ha una data di inizio ed una di fine lavori. E' sempre cosi. Noi siamo lavorando per chiudere il cantiere nel piu breve tempo possibile. Questo ho detto e questo sara'». Il post del Sindaco sul social ha sprigionato la reazione dei commercianti a cominciare dal figlio di Antonio Topitti, Alfonso che apre anche a tante riflessioni. Alfonso gli scrive: «Mi perdoni Signor Sindaco: per non saper né leggere né scrivere, basta cercare su google "Brucchi lavori Teramo". Troverà una lunga lista di articoli in cui, mese dopo mese dopo mese, da quasi un anno a questa parte le vengono attribuite dichiarazioni che, mese dopo mese dopo mese, garantiscono la fine dei lavori ad un fantomatico "mese e mezzo prossimo". In questo senso, solitamente io sono il primo detrattore delle parole di mio padre, ma stavolta proprio non riesco a trovarlo in fallo. La data "marzo 2017" è la prima volta che viene fuori. Io non dubito che stampato nero su bianco da qualche parte sia stato da lei letto e approvato "fine lavori marzo 2017", ma di certo non è ciò che lei è andato ripetendo e assicurando da quasi un anno a questa parte. La verità è che Lei non ha minimamente idea dello stato del lavori del Corso, altrimenti le sue parole sarebbero di ben altro tenore. La verità è che Lei non ha idea, e le auguro di non dover mai arrivare a farsela, di cosa voglia dire (soprav)vivere con un terzo delle entrate su cui può contare di solito, in tempi di piena crisi economica, altrimenti mostrerebbe più empatia e comprensione riguardo una questione tanto delicata quanto lunga. La verità è che a lei del Corso, dei lavori, dei negozianti, non interessa neanche granché, semplicemente non le importa. La percezione è quella. E fino ad ora ho scritto solo di quella che è l'idea e la percezione comune di tutti i lavoratori del centro storico. Vado ad aggiungere che, dal mio personale punto di vista, rimango sempre di volta in volta stupito dall'arroganza dei suoi toni, quasi sempre supponenti e infastiditi quando la si interroga a riguardo (credo legittimamente). Se la infastidisce tanto fare il Sindaco e rendere conto del suo operato, poteva non (ri)candidarsi. Che i ritardi e gli imprevisti dei lavori non siano una sua responsabilità lo sappiamo tutti, non siamo idioti nonostante il suo comportamento lasci pensare che questa sia l'idea che ha di noi cittadini e lavoratori; non ci aspettiamo né chiediamo che arrivi con la sua bacchetta magica a sistemare i lavori. Ciò che chiediamo e ci aspettiamo da lei è un tramite affidabile, trasparente, univoco e sicuro riguardo lo stato delle cose. Qualcuno che ci dica una volta per tutte CON CHIAREZZA cosa aspettarci e in che tempi. Chiudo dicendo che se in questa vicenda nel rappresentare i negozianti avesse messo un quarto dell'energia, del fervore e dell'attenzione che ha messo nel rappresentare i tifosi del Teramo Calcio e nel seguirne le vicende, a quest'ora Corso San Giorgio sarebbe stato completato sotto la supervisione di Renzo Piano». Marcozzi Adriano altro commerciante gli scrive: «Io penso che gli amministratori locali devano prendere la situazione di petto!! Io da quando c'è stato il rimpasto in giunta ho visto solo qualche volta l' assessore Fracassa....poveretto non sa più cosa raccontarci almeno però si vede.... l' assessore al commercio non si è mai degnato di fare una passeggiata per il corso per concertare con noi commercianti qualche azione anche simbolica..... Le Manifestazioni fatte un flop totale, l' eliminazione del mercato dal corso una genialata.....Teramo esiste solo da piazza Martiri in sotto....Riflettete Sindaco riflettete Sindaco....un commerciante di centrodestra disperato!». Tombolesi scrive a Brucchi: «la data di fine lavori e'gennaio 2017. Tante bugie....i due o tre turni di lavoro.nn li abbiamo visti.vogliamo parlare della ditta che ha appaltato? Macinati? Duo o tre operai ho visto.e come facevano a fare i turni?!? Macinati e stato lasciato a piedi e voi avete accettato!!!un' opera pubblica di questa portata....la pavimentazione??? E una responsabilita della vs amministrazione e della ditta a cui appaltato.lei domani sicuramente ha da fare altro.ma almeno nn dica che st dalla ns parte!!!!!!!». Antonio Panichi la butta contro quei cittadini che lo hanno rivotato al secondo mandato: «Vorrei sapere quanti commercianti l'hanno rivotato, su tre o quattro compreso Topitti ci metto la mano sul fuoco, sugli altri non saprei...» Giancarlo da Rui ricorda invece, i beni tempi di Quintino Stanchieri che furono. Toni di Ovidio del comitato di quartiere di Piano della Lenta gli scrive: «Signor sindaco, ma lei è davvero convinto che a marzo sarà ancora il sindaco di Teramo? Lei è già tanto se mangia il panettone, i ravioli di sicuro non li mangerà (da sindaco si intende)...Lei li avrebbe potuti fregare dimettendosi per la storia delle scuole magari lamentando la mancanza di fondi e per una volta uscire a testa alta, ma la sua solita supponenza l'ha fatta da padrone... il suo unico rammarico sarà che da novello Nerone non potrà più assistere alla città che "brucia" grazie alla vostra disastrosa amministrazione, il suo lavoro da Nerone è ormai giunto al termine!!! Se vuole scommettere una cena io sono qui!». Questi sono solo alcuni dei commenti dei commercianti arrabbiati con il Comune e con la Soprintendenza e che stamattina a partire dalle ore 10 e fino alle 12 saranno replicati su Corso San Giorgio alla presenza annunciata solo dell'assessore ai lavori pubblici, principale responsabile di questo caos insieme al Sindaco, che sarà messo sul banco degli imputati. Per due ore i negozi saranno chiusi per consentire a tutti la massima partecipazione. Il Sindaco invece, prima ha annunciato a un giornalista, facendogli scrivere che ci sarebbe stato e poi, ieri, ha fatto un passo indietro, con la scusa che deve lavorare in ospedale come tutti i mercoledì. La faccia nel frattempo l'hanno persa non tanto il Comune, in declino da due anni e mezzo ma i cittadini che vedono "sventrata" da mesi, la loro amata città senza poter fare nulla, costretti solo a guardare anche se in queste ore vi sono alcuni consiglieri comunali, pero', che stanno seriamente pensando di andare da un notaio a firmare insieme ad altri per costringere alle dimissioni Brucchi e sfiduciarlo perchè dicono non si puo' aspettare il mese di dicembre. La questione sarebbe diventata urgente.   14519888_10209425418145347_1213075481049606619_n