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abruzzozonaarancioneL'Abruzzo resterà per un'altra settimana in zona gialla, ma se non scenderanno le ospedalizzazioni passerà in zona arancione già dal prossimo 24 gennaio. Salgono a 350 i pazienti (+1) ricoverati in area medica e a 41 (+4 ) quelli in terapia intensiva: il tasso di occupazione dei posti letto raggiunge il 23% (+3%) per le Rianimazioni e resta al 26% per l'area non critica, a fronte di soglie da zona arancione rispettivamente del 20 e del 30%. L'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti è a 2.230 (soglia limite 150). A pochi giorni dal passaggio in zona gialla, avvenuto lunedì, due parametri su tre sono da zona arancione.
Il dato sulle terapie intensive è in costante crescita: i pazienti in rianimazione sono aumentati del 64% negli ultimi sette giorni e del 105% nel giro di due settimane. I soggetti in terapia intensiva sono pari al 10,5% del totale degli ospedalizzati. I ricoveri in area non critica sono aumentati del 30% in sette giorni e del 97% in due settimane. Ieri è stata poi una giornata nera per le nuove vittime, 8 in un solo giorno, di età compresa tra 71 e 96 anni: due residenti in provincia dell'Aquila, tre in provincia di Chieti, una in provincia di Pescara, una in provincia di Teramo e una residente fuori regione. Il bilancio dall'inizio della pandemia sale dunque a 2.689 decessi.
È quanto emerso nella giornata di ieri, caratterizzata da due appuntamenti nodali sul fronte Covid: la Cabina di regia nazionale, con il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, e la riunione dell'Unità di crisi della Regione Abruzzo, che si è svolta ieri a Pescara. All'incontro è intervenuto anche il responsabile della struttura di supporto territoriale al Commissario straordinario per l'emergenza Covid, il generale Saverio Pirro, che si è complimentato per il target vaccinale raggiunto e l'organizzazione dello screening per la popolazione scolastica.