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9c5914f3-ea4c-4731-b5bf-d335cee87880.jpgSiamo alla fine di questa campagna elettorale. Il silenzio elettorale si avvicina e poi saranno le urne a parlare. Ai miei concittadini, che in queste settimane mi hanno inondato di calore, affetto, consigli, richieste e speranze, voglio dire che cis siamo: possiamo scrivere insieme una nuova storia.

La nostra storia.

Una nuova storia che abbia il cittadino al centro dell’azione amministrativa, che parli un linguaggio politico semplice, efficace e moderno e che abbia alla base l’entusiasmo e il coraggio di partecipare e di mettersi in gioco con l’orgoglio di essere teramani.

Un linguaggio che possa rendere la politica e le problematiche vere di una comunità accessibili a tutti e che possa spiegare più concretamente e chiaramente la visione strategica della città, le idee e i progetti per lo sviluppo economico, culturale, sociale e sportivo del nostro territorio per creare quel benessere psico- fisico che è il fondamento di una società serena e intraprendente.

Teramo ha bisogno di tornare a vincere.
Io voglio vincere con la mia città e per la mia città.
Perché Teramo non è questo borgo rassegnato e triste nel quale, dopo cinque anni di annunci e promesse, ci ritroviamo a vivere.

Teramo è di più e tutti insieme la dobbiamo riconquistare, per noi e per i nostri figli.


E lo faremo

Teramo è casa nostra, ma è anche la nostra “squadra” e una squadra vince solo se è unita, se sa difendere bene e attaccare con capacità, se sa allenarsi e se sa impegnarsi. Se sa rialzarsi quando cade.
Se sa emozionarsi quando vince.

Se sa sognare. Se sa amare.

E allora, ricominciamo a tifare Teramo tutti insieme, ritroviamo la forza di fare di questa città il posto più bello nel quale vivere e facciamolo subito, perché adesso è il momento di crederci...

Lo sappiamo che, negli ultimi cinque anni, tra ritardi e attese, lentezze e rinvii, passi indietro e occasioni perdute, ci siamo sentiti tutti un po’ smarriti, rassegnati, delusi, confusi, persi in una Babilonia di annunci senza progetti e promesse senza futuro... ma adesso basta... adesso cambiamo tutto, perché questa

...non è la Babilonia ma è Teramo città

Carlo Antonetti