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lucianodalfonsointerrogazione al Ministro dell'Interno - Per sapere - premesso che: la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante la disciplina per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica, stabilisce, all’articolo 9, il divieto, dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto, a tutte le amministrazioni pubbliche, di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni;il divieto copre ogni forma di comunicazione, con qualsiasi tecnica e a qualsiasi scopo effettuata a partire dalla convocazione dei comizi elettorali: le amministrazioni pubbliche devono astenersi non solo dalle manifestazioni volte ad appoggiare le liste o i candidati impegnati nel confronto elettorale (propaganda elettorale in forma diretta) ma anche da tutte le attività di comunicazione che, avendo come finalità principale la promozione dell’immagine politica o dell’attività istituzionale dell’ente stesso, stimolino una rappresentazione positiva o negativa di una determinata opzione elettorale (propaganda elettorale in forma mediata);
secondo notizie apprese dall’interrogante, negli spazi dell’Azienda Sanitaria Locale di Pescara si starebbe organizzando per il prossimo 5 marzo un evento intitolato “Sanità territoriale della Val Pescara. Lavori in corso” durante il quale - si legge nell’invito - sarà effettuato “un sopralluogo itinerante in tre cantieri con lavori in corso della Asl di Pescara”; all’iniziativa, che riguarda i Comuni di San Valentino, Tocco da Casauria e Popoli, sono invitati quattro candidati alle imminenti elezioni regionali, tutti di area centrodestra; si tratta in particolare: del presidente Marco Marsilio, del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, dell’assessore alla salute Nicoletta Verì e del presidente della commissione sanità Leonardo D’Addazio;
l’iniziativa appare chiaramente in contrasto con la citata disciplina per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e a giudizio dell’interrogante, si tratta in particolare di una strumentalizzazione di spazi istituzionali che priverebbe gli organi decisionali dell’Asl di Pescara della propria autonomia di comportamento, di una “passerella elettorale” organizzata ad arte priva di qualsiasi valenza istituzionale, e come tale proibita dalla legge-:

 quale sia l’opinione del Ministro interrogato in merito ai fatti esposti in premessa a tal fine stigmatizzando la condotta di chi abusa del proprio ruolo istituzionale in campagna elettorale e come intenda garantire il corretto svolgimento delle attività prodromiche al voto che si terrà il prossimo 10 marzo in Abruzzo per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale ripristinando la corretta applicazione delle disposizioni previste dall’articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28.

On. LUCIANO D'ALFONSO