Mattinata vivace, quella di oggi, davanti alla Asl di Teramo, in occasione dell’annunciato comizio itinerante dell’onorevole Luciano D’Alfonso, accompagnato dall’ “onorevole Giustinella” (la carriola armata di sirena). Scopo dell’iniziativa, era quello di fare dieci domande «…alla persona giuridica del direttore generale dell'azienda sanitaria, a salvaguardia della libertà degli operatori della sanità e del diritto alla salute, da mettere al riparo dalle prepotenze della Regione scadente». In realtà, poi, D’Alfonso ha tenuto una sorta di conferenza stampa megafonata, mentre dal bar vicino si sentivano suonare trombe, trombette e altri suoni vari, provenienti da una contromanifestazione organizzata proprio per disturbare il comizio dalfonsiano. Alla fine del quale, lo stesso onorevole ha chiesto di incontrare il direttore generale Di Giosia, che ha però rinviato l’incontro alle 10 del prossimo 12 marzo. A proposito della contromanifestazione, la giornalista Anja Cantagalli ha riferito di essersi avvicinata ai partecipanti, ma uno di questi le avrebbe strappato il telefonino dalle mani per non essere ripreso. Lo stesso telefonino, che l’uomo si sarebbe messo in tasca, è stato poi ritrovato a terra poco distante. L’onorevole D’Alfonso commentando l’episodio, si è scusato per esserne stato involontaria causa con la sua manifestazione, e ha criticato i metodi di chi nel Centrodestra cerca di spegnere il dissenso per finalità politiche. Lo stesso Luciano D'Alfonso ha poi inviato un mazzo di fiori alla giornalista.
La giornalista protagonista dell’episodio, è peraltro anche addetto stampa di un candidato del Centrosinistra alle Regionali.