Stamattina la giunta regionale si è riunita - a meno di 48 ore dall’apertura delle urne - per deliberare una serie di regalie a Comuni ed enti di vario genere. Saldi di fine stagione, o meglio gli ultimi fuochi della Repubblica di Salò, nel tentativo di recuperare voti qua e là con mance di vario genere. E’ soltanto l’ultima, palmare scorrettezza in ordine di tempo di una giunta regionale che ha fatto dell’arbitrio il suo modus operandi: che necessità c’era di deliberare questi stanziamenti a meno di due giorni dal voto? Non sembra che ci siano emergenze tali da giustificare una fretta così inopportuna.
Auspichiamo che sia davvero il canto del cigno di un esecutivo che per 59 mesi e mezzo non ha fatto nulla e che poi, spaventato dal risultato elettorale della Sardegna, ha improvvisamente messo il motore al massimo, non accorgendosi che davanti c’è un muro: quello dei voti per Luciano D’Amico.
Sandro Mariani, consigliere regionale