Speravo. Dubitando, ma speravo che, almeno stavolta, davanti ad una reale necessità dei cittadini, il Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo ci offrisse un guizzo di autorità. Quella che ti fa sentire la “presenza” dello Stato.
Speravo. Dubitando, ma speravo che, almeno stavolta, nella riunione del Coordinamento delle Forze di Polizia, il Prefetto di Teramo indicasse una soluzione, una strada possibile, una rotta da seguire, senza offrirci la solita frittatona d’aria alla quale siamo stati abituati.
Speravo. Dubitando, ma speravo, anche se le speranze si sono fatte deboli e i dubbi forti quando, ieri, dopo aver chiesto di poter incontrare il Prefetto dopo la riunione e di poterlo intervistare, ci siamo sentiti rispondere: “no, faremo un comunicato”.
Il comunicato è arrivato, adesso, non spero più.
E non dubito neanche, perché ho la tra le mani la prova leggibile di quanto la Prefettura di Teramo sia scollegata dalla realtà locale.
E no, non bastano i sorrisi alle manifestazioni, le partecipazioni ai cori o le esagerate feste della Repubblica, con cavalierati a grappoli.
Serve altro.
Ma, purtroppo, non c’è altro.
Leggiamolo insieme, il comunicato della Prefettura, come sempre: in nero il testo originale, in corsivo il mio commento
Nel pomeriggio di oggi, nel Palazzo del Governo, si è tenuta la Riunione di Coordinamento delle Forze di Polizia, presieduta dal Prefetto Fabrizio Stelo e alla quale ha preso parte anche il Sindaco di Teramo, in cui si è fatto il punto sull’ordine e la sicurezza pubblica del capoluogo e dei Comuni costieri.
Come dire: titolo.
È indubbio che i recenti fatti di cronaca, pur non modificando la realtà di una Provincia che è – e resta – sicura, abbiano indebolito la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Di qui la necessità di una risposta da parte delle Istituzioni.
Traduzione: il problema di Palermo è il traffico. Smettiamola di lamentarci: la realtà della nostra provincia non è cambiata, va tutto bene, smettiamola di lamentarci. E la smetta anche il Sindacato di Polizia che, mentre scrivo queste righe, ha inviato un comunicato che recita: «...la quasi totalità dei cittadini teramani, oggi, ha paura di passeggiare in alcune zone del centro storico, soprattutto nelle ore serali. La paura che riduce irrimediabilmente la sfera della propria libertà di movimento, per il timore di essere molestati, seguiti, aggrediti, condizione che minano la qualità della vita e la serenità dei nostri concittadini», e poi lo spiega: «Nell'ultimo comunicato, diramato dalla nostra organizzazione sindacale. lo scorso 12 giugno, avevamo nuovamente denunciato il mancato avvicendamento di personale in occasione delle ultime movimentazioni (pensionamenti, trasferimenti, ecc.), evidenziando le conseguenze che la cronica carenza di organico avrebbe inevitabilmente comportato, ovvero, una minore presenza sul territorio di operatori della Polizia di Stato e, pertanto una conseguente riduzione della prevenzione riguardo agli episodi delinquenziali». Eppure, Teramo è - e resta - sicura.
Grazie all’implementazione del sistema di videosorveglianza nel Comune di Teramo – tematica estesa ad altri 15 Comuni della Provincia nel Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica dello scorso 17 luglio – sarà possibile aumentare in maniera capillare i controlli in tema prevenzione e contrasto all’illegalità su tutto il territorio provinciale.
Qualcuno spieghi al Prefetto che le telecamere non prevengono, ma documentano. Non evitano le coltellate, ma ti permettono di vedere chi le tira. Dopo che, ovviamente, qualcuno se l’è prese.
È stata autorizzata, inoltre, la richiesta di implementazione del sistema di videosorveglianza nella frazione di San Nicolò a Tordino, nei pressi della struttura gestita dall’Associazione Ca.Fè.
Allora, è fatta: con le telecamere alla Cafè, piazza Garibaldi sarà molto più sicura… intuisco all'orizzonte frotte di magrebini preoccupati
Nel corso della riunione è stata condivisa, tuttavia, la necessità di incrementare ulteriormente le attività di controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, con particolare riferimento ai luoghi, soprattutto nel centro della città di Teramo, dove si sono verificati gli ultimi fatti di cronaca.
Ahhhhhhh ecco, si sono “verificati gli ultimi fatti di cronaca”… eppure la realtà non è cambiata…curioso…
In tal senso, sono stati disposti mirati servizi di ordine pubblico da effettuarsi nelle ore serali lungo le vie centrali del capoluogo, a partire da subito e per i prossimi giorni.
Quali? Come? Da chi? Con quali forze? Se già adesso avere più di una pattuglia sembra una chimera, cosa sono questi “mirati servizi di ordine pubblico”? Lo sentite anche voi l’odore inconfondibile dell’aria fritta?
È altresì emersa l’esigenza di avviare azioni sinergiche che, oltre alle Forze dell’Ordine, coinvolgano le Amministrazioni locali e le Polizie Municipali, anche al fine di dare effettiva attuazione alle Ordinanze comunali in materia di Ordine Pubblico, in specie nelle ore serali in concomitanza e durante gli eventi pubblici previsti nel calendario estivo.
Le “polizie municipali”? Cioè quelle che in alcuni Comuni hanno un solo agente e neanche una macchina? Di quelle parliamo? Quelle che sulla costa si rinforzano con gli stagionali per multare sul lungomare? Quelle devono far rispettare l’ordine la sera? Davvero? Cioè, ad Alba, l’altra sera, tra i duecento adolescenti testimoni di una rissa, alla quale ha preso parte un ragazzotto con un coltello da 30cm nello zaino, dovevano intervenire i Vigili Urbani?
Altro aspetto posto all’attenzione dei partecipanti è stata la tematica dell’assistenza alle persone senza fissa dimora, spesso di origine straniera, ma non sempre in possesso dei requisiti per l’ingresso nel sistema di accoglienza statale, con la conseguente necessità di intervento da parte dei Comuni.
E quindi? Oltre ad averlo posto all’attenzione dei partecipanti si è deciso qualcosa? Solo per capire: la riunione del Coordinamento delle Forze di Polizia serviva per raccontarsi l’ovvio o per affrontare un problema? L’aria fritta sta diventando una nuvola
In ultimo, con riferimento ai fatti accaduti nei Comuni di Alba Adriatica e Silvi, che hanno visto come attori persone anche di giovanissima età, si è disposto l’aumento dei controlli in questi territori, anche sulla base delle segnalazioni pervenute dai rispettivi Sindaci. Sul punto, si è ricordato che il previsto rafforzamento nel periodo estivo dei presidi delle Forze di Polizia di Atri, Alba Adriatica, Giulianova e Nereto è pienamente operativo e attivo su tutti i Comuni costieri.
Ok, problema risolto
Il Prefetto Stelo: “Ho chiesto a tutti uno sforzo in più per prevenire – e non solo reprimere – questi episodi di mala movida. Fondamentale sarà l’apporto delle Polizie Municipali.”
Houston, abbiamo un problema…
ADAMO