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aaaqaaaaaa.jpegPomeriggio di guardia in Ospedale, ricevo una chiamata:
⁃ Alessia ma e’ vero che chiudete? Che l’Ostetricia di Sant’ Omero è morta?
⁃ Ah siamo morti e non lo sapevo…
Di fronte a me il Dr. Di Leo, pendolare per scelta, per la scelta del nostro reparto, non sembra morto, sorride, lavora con la solita grinta… no Federico non e’ morto, mi tocco il polso; pulsa, ho in mano una cartella clinica, non sono morta nemmeno io.
Mi alzo e vado in guardiola, il sorriso e la lungimiranza del nostro personale, dal più giovane a quello “ diversamente giovane”, che poi e’ la nostra anima; fanno terapia, rispondono a campanelli, prenotano visite e sono come al solito attive, non devono essere morte nemmeno loro.
In realtà Signori a Sant’Omero non e’ morto nessuno, lavoriamo come sempre, con la solita grinta e col solito amore, quello che ci descrive, appaga, che ci dà la forza di accogliere ogni giorno pazienti e nuove vite.
Abbiamo avuto una riunione con i vertici aziendali; ci rassicurano, sono accanto a noi, non accettano questa campagna diffamatoria, brutta e bassa… ci assicurano appoggio, ma tanto noi siamo la solita macchina da guerra.
Alle riunione siamo
In tanti, c’è Angela Del Gaone , la nostra caposala , ma oggi sembra un leone, perché lei ogni giorno ci mette la faccia e la forza, cerca di accontentare tutti, e chi la vuole cotta e chi la vuole cruda… ma lei sa cucinare bene “
Magnate tranquilli”!
C’è la drssa Falo’ la responsabile della nostra Unità Operativa , che le sono spuntati i tentacoli per arrivare ovunque, instancabile, stacanovista, appassionata, sempre gentile, massima ammirazione.
C’è il Dr Santarelli, che ha investito nella nostra ASL, credendoci fermamente.
Ci siamo noi, che per mandare avanti la baracca e la carenza di personale ci prestiamo a turni impossibili, ma crediamo nella vittoria della guerra, le battaglie quindi bisogna affrontarle, pur con poche ore di sonno e tempo zero da dedicare alla vita privata…
Ci sono le ostetriche e le infermiere, tutte con una mezza paresi a mio avviso, perché non le ho mai viste senza sorriso mentre lavorano, come api, come formiche, encomiabili.

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Chi e’ morto quindi? noi no, perché allora lo avete detto?
Perché seminate il panico tra le persone? Perché così aumentate la mobilità verso altri nosocomi… chi andrebbe mai a partorire o farsi operare in un reparto morto, pieno di zombie?
Non e’ morto nessuno, ve lo assicuro, tutte le prestazioni sono mantenute, le sedute operatorie, la sala parto… se volete, visto che e’ estate potete partorire in vasca, le nostre ostetriche di sono da poco aggiornate, se fossero moribonde non lo avrebbero fatto… abbiamo il progetto del cesareo dolce, faremo cioè assistere il papà al cesareo in sala operatoria…sempre che non muoiano loro…uomini!… sorrido, ma questa e’ un’altra storia… ci hanno dotato di apparecchiature ultra sofisticate per la colposcopia ( hai fatto il pap test?!) e la Isteroscopia…
Scrivo queste quattro righe per ribadire la presenza di noi della Val Vibrata, vi piaccia o no, diamo fastidio o no, noi ci siamo, per voi…
“ zi, zi, zi!”
“Vive, vive, vive!”, rubando le parole dalla apologia di Socrate, che come ultime parole prima di morire disse “ portate un gallo ad Asclepio”… ma noi non abbiamo debiti e non stiamo morendo… siamo sempre aperti, se non ci credete venite a trovarci, 365 giorni l’anno, sette giorni su sette, h24.
Questo e’ tutto, la chiarezza prima di tutto…


ALESSIA DI FERDINANDO
ALESSIADIFERDINANDO