
Nel 1986, tra il profumo del mare e quello più deciso delle cucine abruzzesi, il ristorante La Pantera Nera di Giulianova diventa per una sera una macchina del tempo. Attorno a un tavolo si ritrovano alcuni ex giocatori del Teramo Calcio: facce segnate, mani grandi, sorrisi che riconoscono subito ciò che gli anni non hanno cancellato. Non si vedevano da quasi trent’anni, ma basta poco perché il pallone torni a rotolare nei ricordi. Tra loro c’è Peppe Di Lodovico (all'anagrafe Giuseppe, nato a Castellalto il 30 maggio 1929, morto a Teramo il 7 dicembre 2017), terzino di ferro e di cuore, 80 presenze in cinque campionati dal 1948 al 1955. Un difensore “roccioso”, come si diceva allora, quando il calcio era fatto di campi polverosi, maglie pesanti e trasferte affrontate con più coraggio che comodità. Nell’intervista Peppe racconta quel calcio antico e autentico, parla dei compagni di squadra come di fratelli e restituisce voce e volto a un’epoca in cui il gioco era soprattutto passione. E poi, con l’ironia di chi ha vissuto molto, regala un aneddoto gustoso e irresistibile, di quelli che fanno ridere e commuovere insieme. Un piccolo gioiello di memoria sportiva, da ascoltare con attenzione: perché in quelle parole c’è il Teramo di ieri, ma anche l’anima eterna del calcio.
ELSO SIMONE SERPENTINI

