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Coopcredito è costretta ad intervenire per smentire le tante imprecisioni enunciate stamane dal socio Ezio Torelli. Negli anni recenti tutte le cooperative di garanzia sono state chiamate massicciamente a pagare i finanziamenti al posto dei tanti imprenditori travolti dalla crisi: è questo il compito istituzionale dei confidi, compito svolto senza alcun aiuto pubblico a rafforzamento del patrimonio eroso dalla durissima crisi. Coopcredito ha pagato al sistema bancario, solo negli ultimi anni, escussioni pari a 7 milioni di euro.
Negli anni passati il sig. Torelli è stato beneficiario di numerosi interventi di sostegno attraverso la contribuzione in conto interessi, come tanti altri soci, nel pieno rispetto della legge.
Relativamente alla richiesta oggetto della conferenza stampa odierna, il sig. Torelli, la cui azienda sta ancora usufruendo della garanzia Coopcredito per finanziamenti in corso, non ha ancora maturato il diritto alla restituzione delle quote sociali, così come previsto dallo Statuto Cooperativo, circostanza peraltro già più volte chiarita ed oggetto di ulteriore previsto chiarimento fissato con l’ufficio legale per il giorno 19 giugno, appuntamento non osservato dal Sig. Torelli.
Coopcredito, pertanto, pur avendo ulteriormente fissato un appuntamento chiarificatore per il giorno 28 giugno, ha dato mandato all'ufficio legale di valutare ogni azione a tutela del buon nome della struttura e dei suoi associati, non rendendosi disponibile ad agire in contrasto con il proprio statuto né a concedere favori a chi sceglie di alzare la voce in assenza di alcuna violazione statutaria e giuridica.