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seltaaLa Selta spa è un’azienda presente in provincia di Teramo dagli anni 80, che opera nel settore delle telecomunicazioni, dell’automazione e della cyber security.

Attualmente il gruppo Selta occupa 258 dipendenti di cui 88 nello stabilimento di Tortoreto.

A causa della crisi del settore e di alcune scelte errate operate nel passato, da ormai diversi anni l’azienda vive una situazione di criticità che l’hanno indotta, nel maggio scorso, a dichiarare un esubero di 80 dipendenti, di cui 31 nel sito teramano.

L’esubero, almeno nell’immediato, è stato scongiurato all’esito di una pesante e faticosa trattativa sindacale che ha raggiunto l’obiettivo, con un accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro, del ritiro dei licenziamenti e della concessione di un anno di cassa integrazione straordinaria con il criterio della rotazione tra i dipendenti coinvolti. Obiettivo raggiunto anche alla luce di sacrifici e rinunce operate in particolare dai lavoratori del sito di Tortoreto.

I 12 mesi di cassa integrazione straordinaria, oltre ad evitare i licenziamenti, avrebbero anche dovuto agevolare l’azienda nella di ricerca di un partner, industriale o commerciale, che con l’immissione di nuove risorse ne potesse consentire la continuità, messa altrimenti a forte rischio da una situazione complessiva fortemente compromessa.

Ad oggi, però, a quattro mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, al di là delle dichiarazioni aziendali volte all’ottimismo, non si registrano sostanziali passi avanti ed anzi arrivano segnali che aumentano, di giorno in giorno, la preoccupazione delle maestranze. Preoccupazioni determinate anche da una gestione della cassa integrazione sulla quale si nutrono diverse riserve.

Per le medesime preoccupazioni e per scongiurare effetti che rischierebbero di minare in maniera definitiva il futuro di questa realtà industriale con l’inevitabile portato di nuovi e insostenibili licenziamenti, le scriventi Organizzazioni Sindacali, esprimono la propria preoccupazione e chiedono alle Istituzioni Locali di interessarsi alla vicenda per cercare, congiuntamente, una definizione positiva.

Qualora l’azienda non dovesse al più presto trovare una soluzione che ne garantisca tenuta e futuro, per il territorio provinciale di Teramo si tratterebbe dell’ennesima crisi aziendale che si andrebbe a risolvere con la perdita di posti lavoro, aumentando il già troppo grande esercito di donne e uomini senza occupazione.

Teramo, 13 ottobre 2018
I Segretari Provinciali
FIM CISL Teramo - Marco Boccanera
FIOM CGIL Teramo - Mirco D’Ignazio