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viabafilePer celebrare la ricorrenza del centenario della vittoria della Prima Guerra Mondiale i militanti di Gioventù Nazionale hanno affisso dei manifesti per tutta la Provincia e in dieci comuni hanno collocato delle coccarde tricolori nelle vie che ricordano luoghi o personaggi inerenti il primo conflitto mondiale.
<> dichiara Gianluca Ragnoli Presidente Provinciale di GN.
<<oggi, cento="" anni="" dopo,="" ricordiamo="" l'eroismo,="" il="" sacrificio="" di="" tutti="" gli="" uomini="" che="" hanno="" donato="" loro="" stessi="" affinchè="" questa="" nazione="" fosse="" unita,="" libera="" e="" sovrana. 
affinchè="" noi,="" generazione="" dopo="" generazione,="" potessimo="" crescere="" nella="" più="" bella="" del="" mondo.<br="">Abbiamo affisso le coccarde nei comuni di Silvi, Pineto, Atri, Roseto, Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica, Martinsicuro, Notaresco e Teramo celebrando i luoghi "Monte Grappa, Pasubio, Piave, Vittorio Veneto, e le irredente Trento e Trieste" e gli eroi nazionali “Nazario Sauro, Enrico Toti, Gabriele D’Annunzio,  l’asso del cielo Baracca, il Generale Armando Diaz e i tanti eroi locali di cui spesso ignoriamo la storia dai Silvaroli Cichella, Paolucci, Cipriani, Marinelli, Corneli, ai Rosetani Triboletti, Trammannone, Moretti, Felicioni, Di Giorgio, Latini ai Teramani Lucidi, Rossi, Scarselli (etc).
Per ogni comune abbiamo trovato almeno una via dedicata ad un ragazzo che ha donato la propria vita per la Patria, il nostro vuole essere un piccolo ringraziamento per quello che ci hanno lasciato>> conclude Ragnoli.
A fargli eco è il Vice Presidente Nazionale di Gioventù Nazionale Francesco Di Giuseppe ideatore dell’iniziativa <>.
<Fu una vittoria frutto della dedizione, dell’immolazione e dell'Unità del Popolo Italiano.
Una guerra di sacrifici inenarrabili, una guerra per fare l’Italia che sognavano i nostri grandi Padri.
Combattemmo per Trento e per Trieste, per conquistare i nostri confini naturali.
Quello che spesso dimentichiamo è che la vittoria ci garantì qualcosa di ben più grande delle terre e delle città culturalmente, linguisticamente, identitariamente italiane per cui avevamo lottato, il pericolo e la sofferenza condivisa nelle trincee ci fecero diventare Nazione: la Patria da luogo dell’anima si fece Stato.
Le parole di Armando Diaz nel proclama della vittoria sono musica per orchestra: un toccasana per il cuore e per lo spirito!
Oggi con questo flash mob e con tante iniziative parallele nelle varie Provincie d’Italia vogliamo sensibilizzare i nostri coetanei a prendere atto dell’importanza di questa data: a noi non interessa l’aspetto museale di questa giornata, vogliamo porre l’accento sull’attualità del sacrifico dei nostri bisnonni che insegna all’oggi l’importanza di difendere l’Italia, di difendere la propria sovranità e libertà.
Tutto quello che oggi noi diamo quasi per scontato lo dobbiamo a loro, se parliamo e pensiamo nella nostra lingua perfino se mangiamo i nostri piatti tipici!
E’ stato il sacrificio di tutta l’Italia, non a caso in ogni via da Nord a Sud, grazie ai tanti militanti di Gioventù Nazionale, ci sarà una coccarda tricolore accanto al nome del giovane, dello studente, del lavoratore del luogo che quando l’Italia chiamò divenne soldato per lei.
Il cuore della nostra bandiera, il suo significato stesso, è fatto da tutti quei ragazzi, i nostri ragazzi più belli, che ai tre colori hanno aggiunto quello vermiglio del loro sacrificio.
C'è bandiera e bandiera: quella d'Italia è il diario più segreto e prezioso dei tanti che l'hanno resa qualcosa di unico ed intoccabile, e oggi Gioventù Nazionale celebra tutto questo>> conclude Di Giuseppe.Per celebrare la ricorrenza del centenario della vittoria della Prima Guerra Mondiale i militanti di Gioventù Nazionale hanno affisso dei manifesti per tutta la Provincia e in dieci comuni hanno collocato delle coccarde tricolori nelle vie che ricordano luoghi o personaggi inerenti il primo conflitto mondiale.
<> dichiara Gianluca Ragnoli Presidente Provinciale di GN.
<<oggi, cento="" anni="" dopo,="" ricordiamo="" l'eroismo,="" il="" sacrificio="" di="" tutti="" gli="" uomini="" che="" hanno="" donato="" loro="" stessi="" affinchè="" questa="" nazione="" fosse="" unita,="" libera="" e="" sovrana. 
affinchè="" noi,="" generazione="" dopo="" generazione,="" potessimo="" crescere="" nella="" più="" bella="" del="" mondo.<br="">Abbiamo affisso le coccarde nei comuni di Silvi, Pineto, Atri, Roseto, Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica, Martinsicuro, Notaresco e Teramo celebrando i luoghi "Monte Grappa, Pasubio, Piave, Vittorio Veneto, e le irredente Trento e Trieste" e gli eroi nazionali “Nazario Sauro, Enrico Toti, Gabriele D’Annunzio,  l’asso del cielo Baracca, il Generale Armando Diaz e i tanti eroi locali di cui spesso ignoriamo la storia dai Silvaroli Cichella, Paolucci, Cipriani, Marinelli, Corneli, ai Rosetani Triboletti, Trammannone, Moretti, Felicioni, Di Giorgio, Latini ai Teramani Lucidi, Rossi, Scarselli (etc).
Per ogni comune abbiamo trovato almeno una via dedicata ad un ragazzo che ha donato la propria vita per la Patria, il nostro vuole essere un piccolo ringraziamento per quello che ci hanno lasciato>> conclude Ragnoli.
A fargli eco è il Vice Presidente Nazionale di Gioventù Nazionale Francesco Di Giuseppe ideatore dell’iniziativa <>.
<Fu una vittoria frutto della dedizione, dell’immolazione e dell'Unità del Popolo Italiano.
Una guerra di sacrifici inenarrabili, una guerra per fare l’Italia che sognavano i nostri grandi Padri.
Combattemmo per Trento e per Trieste, per conquistare i nostri confini naturali.
Quello che spesso dimentichiamo è che la vittoria ci garantì qualcosa di ben più grande delle terre e delle città culturalmente, linguisticamente, identitariamente italiane per cui avevamo lottato, il pericolo e la sofferenza condivisa nelle trincee ci fecero diventare Nazione: la Patria da luogo dell’anima si fece Stato.
Le parole di Armando Diaz nel proclama della vittoria sono musica per orchestra: un toccasana per il cuore e per lo spirito!
Oggi con questo flash mob e con tante iniziative parallele nelle varie Provincie d’Italia vogliamo sensibilizzare i nostri coetanei a prendere atto dell’importanza di questa data: a noi non interessa l’aspetto museale di questa giornata, vogliamo porre l’accento sull’attualità del sacrifico dei nostri bisnonni che insegna all’oggi l’importanza di difendere l’Italia, di difendere la propria sovranità e libertà.
Tutto quello che oggi noi diamo quasi per scontato lo dobbiamo a loro, se parliamo e pensiamo nella nostra lingua perfino se mangiamo i nostri piatti tipici!
E’ stato il sacrificio di tutta l’Italia, non a caso in ogni via da Nord a Sud, grazie ai tanti militanti di Gioventù Nazionale, ci sarà una coccarda tricolore accanto al nome del giovane, dello studente, del lavoratore del luogo che quando l’Italia chiamò divenne soldato per lei.
Il cuore della nostra bandiera, il suo significato stesso, è fatto da tutti quei ragazzi, i nostri ragazzi più belli, che ai tre colori hanno aggiunto quello vermiglio del loro sacrificio.
C'è bandiera e bandiera: quella d'Italia è il diario più segreto e prezioso dei tanti che l'hanno resa qualcosa di unico ed intoccabile, e oggi Gioventù Nazionale celebra tutto questo>> conclude Di Giuseppe.