Che succede al parcheggio di Piazza Dante? Quali sono i rapporti tra il Comune e il concessionario? Che fine farà quella piazza? . D’Alberto ha riconosciuto che la situazione è ferma da otto anni, ovvero da quando è scaduta la gestione del parcheggio a raso. «Dobbiamo fare i conti, non c’è mai stata la rimodulazione del rapporto col privato, e non abbiamo mai avuto la possibilità di scoprire quanto il privato incassasse, ovvero quale fosse il vantaggio economico del privato - ha risposto il Sindaco - abbiamo ricevuto i dati di bilancio e ci stiamo lavorando, anche per capire quale potrà essere il destino di piazza Dante, visto che le risorse destinate alla realizzazione del piano a raso non ci sono più». Scopo del Comune è quello di chiudere il capitolo del passato e poi procedere alla definizione di un progetto per il futuro, che preveda sempre una quota di parcheggi, ma anche la possibilità di restituire alla città una parte della stessa piazza.
A proposito dei parcheggi, Salvi ha anche chiesto che succederà con la gara per le strisce blu in città, visto che è andata deserta. D’Alberto ha spiegato che si dovrà rivedere anche il piano della sosta, alla luce anche della riapertura di un rapporto con la Costruttori Teramani per il parcheggio di San Francesco.
A margine, va segnalata l’idea di Giovanni Cavallari, che ipotizza una concessione del parcheggio di piazza donatori di sangue all’uso esclusivo dei docenti del polo scolastico (liceo scientifico e Iti), liberando le scuole dal parcheggio interno.