Con riferimento alle affermazioni del Commissario Farabollini e alle sue critiche al Presidente della Regione Abruzzo - ma direi all’intera Regione - per la gestione della ricostruzione, mi sento di esprimere un forte senso di preoccupazione, mista a sconforto, anche in rappresentanza del sentimento dei nostri concittadini; credo che a tre anni dagli eventi sismici, con una ricostruzione sia pubblica che privata ancora ferma, continuare a muoversi su un piano di dichiarazioni, affermazioni, prese di posizioni in cui si cerca di spostare le responsabilità su altri piuttosto che valutare ciò che si poteva e doveva fare in base alle competenze, sia il modo più sbagliato per affrontare la situazione.
Invito, pertanto a lavorare tutti in modo collaborativo perché è quello che dobbiamo ai nostri cittadini, senza dare responsabilità ad altri ma assumendoci le nostre competenze. Esprimo perciò un appello a tutte le istituzioni – Commissario Straordinario per primo, che ha questo ruolo centrale di guida della ricostruzione e anche di tramite tra i territori, gli sfollati, i Sindaci, le Regioni e il Governo nazionale – ad avere un atteggiamento propositivo e costruttivo.
Come esponenti più vicini al cittadino, ogni giorno noi Sindaci combattiamo, lavoriamo, proponiamo, stimoliamo tutte le istituzioni; così faremo con il nuovo Governo al quale rappresentiamo questa enorme responsabilità: partire immediatamente con l’affrontare tutta la questione e dare risposte chiare; più risorse, più personale, sblocco della ricostruzione pubblica, normativa che alleggerisca le procedure.
L’invito è ad una collaborazione istituzionale piena, per recuperare quello stesso spirito che nelle ultime settimane ci ha consentito di ottenere risultati, come l’incremento del numero di personale a disposizione dell’USR e l’incremento del peso percentuale della Regione all’interno del cratere sismico. Ora dobbiamo intervenire insieme, in concordia, per recuperare le opportunità perse, come l’Ordinanza che è ancora sul tavolo del Commissario e che consentirebbe di riproporre subito il finanziamento di 87 milioni di euro: che venga approvata subito e si consenta così di avere un quadro definito degli interventi per quanto riguarda l’edilizia popolare.
Al Commissario Farabollini torno ad esprimere la preoccupazione dei miei concittadini e chiedo pertanto di farsi direttamente da tramite con il Governo perché possano essere finalmente accolte le istanze che fino ad oggi non sono state ascoltate.
Non ho nessuna difficoltà a chiedere scusa ai miei concittadini sfollati – come suggerisce lo stesso Commissario Farabollini – semplicemente perché noi Sindaci lo facciamo già ogni giorno.. ma non solo a nome nostro, bensì a nome di tutte le istituzioni della Repubblica che ancora continuano a sottovalutare la situazione e a non dare risposte.
Non guardiamo a ciò che non è stato fatto ma a ciò che dobbiamo fare; arriverà il tempo della individuazione delle responsabilità per ciò che è mancato. Questo è ciò che ci chiedono i nostri cittadini, i quali vogliono azioni concrete e immediate. Noi Sindaci continueremo a lavorare su questo fronte, pronti a pungolare le istituzioni e chiunque sia chiamato ad impegnarsi sulla ricostruzione.
Gianguido D’Alberto - Sindaco di Teramo