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manoladipasquale2Una risposta vera. Quella che si concretizza, finalmente, con l’atto formale di acquisto davanti ad un notaio, è la risposta vera che il Governo regionale guidato da Luciano D’Alfonso volle dare alla domanda di un futuro possibile che veniva da chi, nei giorni drammatici del terremoto, si trovò ad avere solo un passato e un presente incerto.
La scelta di acquisto da parte della Regione, perché entrassero a far parte del patrimonio Ater, di 326 abitazioni da destinare agli sfollati del terremoto, individuate tra gli immobili invenduti delle imprese edilizie, offriva non solo una risposta agli sfollati, che avrebbero avuto la possibilità di rientrare in una casa vera e sicura, ma anche ad un’economia locale messa a durissima prova dalla crisi prima e dal terremoto poi.
Di quelle 326 abitazioni, 254 sono collocate nella provincia di Teramo e 223 nella città di Teramo. Con i primi rogiti notarili, si avvia un processo virtuoso che mira da una parte a restituire una casa agli sfollati, costretti a vivere da anni in strutture alberghiere o in alloggi temporanei (con un costo per le casse pubbliche fino ad oggi di 78 milioni di euro), e dall’altra ad immettere nel circuito dell’economia locale 53 milioni di euro, destinati ad un comparto, quello dell’edilizia, che è da sempre vitale per tutto il sistema Italia.
Una risposta vera, dunque, anche per la ripresa del tessuto economico della regione e dei territori in ristagno dopo l’evento sismico.
Più obiettivi raggiunti con una sola disposizione.
Non trascurabile, infine, il fatto che il patrimonio Ater si arricchisca di nuove abitazioni che per i prossimi anni non avranno bisogno di interventi.
Tutto questo, e lo sottolineo non per pretesa di riconoscenza, al contrario, ma per restituire verità storica ad un provvedimento sul quale oggi il Centrodestra che guida la Regione ha solo l’onere e l’onore di predisporre gli atti di cessione al termine di una elaborata procedura amministrativa.
Alla “giunta lenta” di Marsilio spetterà la passerella e il taglio del nastro di un’operazione pensata e realizzata dalla visione della precedente amministrazione di Centrosinistra. Una risposta vera che viene dalla classe dirigente del nostro partito democratico che ha lavorato per il bene collettivo e per dare risposte ai problemi dell’Abruzzo, a differenza dei rappresentanti della mediocre classe dirigente del Centrodestra, che certo non avrà il riguardo istituzionale di ricordare che le oltre 100 abitazioni che in questi giorni l’Ater consegna agli sfollati, sono il risultato della progettualità di chi, prima e meglio di loro, ha amministrato questa Regione.

Manola Di Pasquale
presidente PD Abruzzo