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Il docufilm “Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato”,  sarà  anche nella sala  del cinema Smeraldo  il 17, 18 e 19 febbraio 2020, ore 21,30 (12€) Un'ora e un quarto di concerto, introdotto dalle interviste ai musicisti della band e a David Riondino, artista di spalla in quel tour, al fotografo Guido Harari e a Dori Ghezzi. All'incontro tra Fabrizio De Andrée la Premiata Forneria Marconiall'inizio non credeva nessuno: né i discografici o i manager che lo consideravano un azzardo, non i giornalisti o il pubblico che rimanevano perplessi di fronte all'unione di due mondi fino ad allora così distanti. Fabrizio però aveva ascoltato gli arrangiamenti che la Pfm aveva fatto dei suoi vecchi brani e li considerava validi.  In generale quando si ritrova qualcosa che salvaguardia la memoria e la trasferisce nel tempo è sempre moto bello, in questo caso si tratta veramente di un documento eccezionale, perché si è sempre creduto che non ci fossero immagini di questa tournée. E’ stato realizzato un documentario che è una specie di viaggio nel tempo. Lo spettatore viene riportato indietro nel '79, nel clima di quel tempo, nella scelta musicale che fu fatta e anche nel clima culturale . Mentre si avvicina l’ottantesimo anniversario dalla nascita di Fabrizio De André (1940-1999) diverse generazioni di appassionati avranno l’opportunità unica di ritrovarsi nelle sale per assistere allo storico concerto del 1979. Lo storico filmato del concerto di Fabrizio De André con la PFM, band regina del rock progressive, recentemente ritrovato dopo essere stato custodito per oltre 40 anni dal regista Piero Frattariche partecipò alla realizzazione delle riprese, è diventato un docufilm diretto da Walter Veltroni, realizzato da Except, dedicato appunto a quella indimenticabile pagina della storia della musica italiana.Dopo un lungo periodo di ricerca con il supporto di Franz Di Cioccio, il nastro che si credeva perduto per sempre è stato rintracciato, ed è stato recentemente possibile restaurarlo. “Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato”, è così in arrivo nelle sale cinematografiche il 17, 18 e 19 febbraio 2020 con Nexo Digital, ricostruirà quell’epoca indimenticabile che ha segnato un momento storico – l’irripetibile sodalizio artistico tra uno dei più grandi artisti italiani di sempre e la rock band italiana più conosciuta al mondo – partendo soprattutto dalla ritrovata registrazione video completa del concerto di Genova del 3 gennaio 1979,  un documento veramente straordinario visto che si tratta delle uniche immagini di quell’incredibile tournée. Momenti travolgentemente belli, di 40 anni fa. Le immagini saranno raccontate dai protagonisti di quell’avventura straordinaria – Dori Ghezzi, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Franco Mussida, Flavio Premoli, David Riondino, Piero Frattari, Guido Harari – che rievocheranno l’atmosfera di quel giorno, le emozioni provate, il dietro le quinte e la magia di un’esperienza mai più replicata. Trai tanti amanti di Faber pochi sanno o ricordano che solo nel 1975 Fabrizio De André decise di esibirsi in pubblico, in locali e palasport, eseguendo il suo repertorio quasi ed esclusivamente nella versione originale. Nel 1978 la PFM lo convinse a fare un tour insieme lungo tutto lo stivale e ad arrangiare i suoi brani in chiave rock. Un’unione artistica unica nella storia, un legame nato ai tempi della registrazione in studio dell’album “La buona novella”, un’amicizia che porta Fabrizio e PFM a rincontrarsi nel tempo, come in occasione di un concerto estivo della band a Nuoro proprio nell’agosto del 1978. Fu così che De André tornò nella sua città per quel concerto rimasto nel cuore di tutti e che cambiò per sempre la storia della musica italiana. “Fabrizio De André e PFM. Dopo un cordiale pranzo tutti insieme, allegri per la compagnia e per il Vermentino che accompagnava quei momenti, si misero a parlare di musica e alla fine spuntò l’idea di fare qualcosa insieme che Fabrizio De Andrè ha poi ricordato così: “L’idea di un tour con un gruppo rock sulle prime mi spaventò . Ma la PFM risolse il problema, dandomi una formidabile spinta. La tournée con loro è stata un’esperienza irripetibile perché si trattava di un gruppo affiatato, con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l’hanno messo al mio servizio.” Ne nacque un Tour memorabile. 30 concerti nei palazzetti dello sport e  nei teatri tenda di mezza Italia. Gli arrangiamenti della PFM hanno dato una dinamica inaspettata a tutte quelle canzoni e la voce di Fabrizio De Andrè ha scandito, momento dopo momento, parole cariche di emozioni. Una delle tappe fondamentali del percorso artistico di De Andrè fu la formula “metti una band accanto al cantautore”. Questo avvenne prima con i New Trolls e poi con la Premiata Forneria Marconi, dove l’apporto della band andò ben oltre il semplice accompagnamento: PFM mise mano a molti arrangiamenti arrivando quasi a una riscrittura del repertorio come testimoniano i due album De Andrè e PFM il concerto 1978/79 Volume I e II. Il De Andrè che vediamo del film “Il concerto ritrovato”, ci mostra un Fabrizio solare, felice e contento.  Il primo a godere della capacità di una grande band di reinventare il suo repertorio a cominciare da classici come “Bocca di Rosa” o “Il pescatore”: gli spazi e i ritmi acquistano una dimensione gioiosa o, nel caso di canzoni dì contenuto politico-morale come “La guerra di Piero”, maestosa. Più volte il pubblico deve attendere le prime parole del testo, perché l’arrangiamento depista rendendo irriconoscibili gli attacchi dei brani. PFM a De Andrèavevano tifoserie diverse e conflittuali. Eppure successe il miracolo: il progressive italiano impattando con De Andrè, i suoi versi le sue melodia la sua voce limpida rinnovò il repertorio di Faber che venne così recepito anche dagli amanti del rock. Un grande poeta esprimeva il suo immaginario in maniera non convenzionale. La critica si mostrò fredda. La storia gli ha dato ragione. Il concerto ritrovato” è un viaggio nella memoria ma anche un viaggio emozionale nel quale si ricercano le suggestioni di un’epoca unica della storia del nostro paese, segnata da eventi drammatici, un’epoca di grandi trasformazioni sociali e fermenti ideologici, e di tantissima energia creativa che proprio nella musica trovò l’espressione più dirompente e innovativa. Walter Veltroni, chiamato a realizzare il docufilm, non ha potuto che accettare l’invito, emozionato dalle immagini uniche ritrovate dopo 40 anni. Immagini diun documento inedito di grande valore musicale e culturale, sottratto alla distruzione. Gli spettatori viaggeranno nel tempo e nello spazio, fino alle porte del padiglione C della Fiera di Genova, quel 3 gennaio del 1979.Il concerto ritrovato” sarà un viaggio nella memoria ma anche un viaggio emozionale nel quale si ricercano le suggestioni di un’epoca unica della storia del nostro paese, segnata da eventi drammatici, un’epoca di grandi trasformazioni sociali e fermenti ideologici, e di tantissima energia creativa che proprio nella musica trovò l’espressione più dirompente e innovativa.

Leo Nodari®