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5577202F 90C9 4AFB A321 BEA2B8308085Lo sport preferito dagli italiani? La salita sul carro del vincitore. Specialità nella quale la classe politica abruzzese è maestra, e tenta di battere i precedenti record. Dopo le file di avventurieri senza dignità che riempirono gli incontri e le liste del PD dopo la prepotente affermazione di Matteo Renzi alle elezioni europee, dopo le politiche del 4 marzo la stessa cosa è successa per Matteo Salvini. Per mesi c’è stata una rincorsa all’acquisto della tshirtdella Compagnia della Morte di Alberto da GiussanoPersonaggettidi ogni estrazione sono da tempo in coda a via Belleriosnocciolando un rosario, quello di San. Siamosiamo sempre stati dalla tua parte anche se stavamo dall’altra”. Matteo lo sa, li schifa tutti e allora ci pensa Molteni a dire “tu sì che sei un vero statista .Non chiamatelo, però, trasformismo perché sareste in errore. Come per i “responsabili” di Forza Italia che, apertasi la diga, cercano garanzie dal premier Conte, in costoro non c'è nessun nobile ideale con il quale mascherare il perseguimento di fini individuali (conservare la poltrona). È solo puro e semplice conformismo. Incapaci di esprimere un'idea che sia una, a molti politici non resta che far da megafono dell'uomo forte di oggi: Matteo . Per la verità in Provincia di Teramo c’è un blocco leghista ante 4 marzo. C’è un gruppo “qui fidelis” vicine a Matteo da tempo, almeno dal 2015, quando “La Lega” era una scelta difficile, era una scelta di fede, una scelta di lotta e di popolo. Quindi non posso non ammettere che la notizia anticipatami telefonicamente fin dalla mattina, mi ha sorpreso e un bel po’. In verità mi ha rovinato la domenica dedicata al cinema. E cos,ìcome facevo a non scrivere sulla notizia delle notizie? Altro che Teramo che perde 3 a zero in casa. Altro che sostituzione dell’allenatore. Il notizioneè che si è incrinato il bandwagonabruzzese. Meglio noto come “effetto carrozzone”. L’istinto del gregge. In dialetto “li furbsall’ su a lucarr”. I furbi, quelli che io chiamo “i senza dignità” quando sono gentile. Oppure “le merde”,secondo l’umore. Tra tanti senza dignità, che salgono al volo sul carro del vincitore, qualunque esso sia, qualsiasi  carico porti, ecco a voi un politico contro corrente: uno che scende, uno che saluta e se ne va. Pietro Quaresimale, mister 9000 che, senza infamia, senza insulti, senza voglia di rivalsa (anche giusta), senza voglia di spaccare, pacatamente, con stile, scende dal trono di capogruppo (con diaria aggiuntiva) saluta e se ne va. Passa al gruppo misto. E che posso dire: bravo avvocàà!  In realtà Quaresimale nel suo comunicato a tratti molto duro contro il coordinatore D’Eramo spiega che “Più volte ho inteso rendere il lavoro molto più collegiale, con scarsissimi risultati, ed alla fine ho maturato l’idea, mio malgrado, di non sottostare più a decisioni terze che, talvolta, e in in più occasioni, ho condiviso proprio per il dovuto spirito di corpo, che adesso è venuto meno. E’ la naturale conseguenza di quello che in questa umile rubrica ho scritto più volte. La Lega in Abruzzo, nonostante il travolgente successo che ha consegnato la vittoria a Marsilio, fino ad oggi è stata troppo compiacente con l’arrogante gestione con la quale alcuni consiglieri regionali stanno gestendo la cosa pubblica.Il silenzio compiacente con la quale la  Lega  - azionista di maggioranza , che nasce come partito di popolo e non di potere- sta sommessamente subendo la gestione amministrativa dell’attuale governo regionale non poteva non avere conseguenze.Quello di Quaresimale è un addio senza rimpianti ad un Partito.  Che si sta consumando dietro un establishment screditato, incapace di dare risposte alle crisi che affliggono la Regione, ma saldissimo nella difesa dei propri privilegi. La Lega poteva dare molto di più. E gli elettori si aspettavano molto di più. Ricordiamo agli smemorati che non c’erano, o lo criticarono,che nel settembre del 2017, quando Quaresimale, saldissimo Sindaco che avrebbe potuto scegliere dove allocarsi in Regione, aderì per primo al movimento di Salvini recandosi a Pontida con la Fascia, vi aderìperché si riconobbe negli ideali portati avanti da Matteo Salvini e non per agguantare una poltrone, approfittando del consenso e dei tanti voti che oggi ha la Lega. Perché i voti di Quaresimale sono suoi e non del partito. Anche se il partito con la presenza massiccia di Salvini nel luogo giusto, nel periodo giusto, ha contato. La Lega fu per Quaresimale una scelta nata da un'analisi approfondita sulle disfunzioni nel rapporto tra cittadino e Stato. E ne sono testimone diretto avendomene parlato prima che l’adesione si concretizzasse. L’adesione di Quaresimale – al contrario di alti fu assolutamente tematica e non nacque solo per l'approssimarsi delle elezioni regionali. Se oggi un amministratore denuncia che c’è stato un grave calo nei livelli di dialogo e democrazia interni alla Lega in Abruzzo, con l’estromissione della base non solo dalle decisioni ma anche dai momenti di incontro, di molti di coloro che avevano aderito a questo progetto fin dalla prima ora, la base dovrebbe ora prendere la parola ed esprimere pubblicamente la propria solidarietà a Quaresimale. Se un rappresentante eletto dal popolo con 9000 preferenze non è stato messo in condizione di poter svolgere il mio lavoro di rappresentante del popolo, la cosa è veramente graveE’ un vero vulnus alla democrazia. Se per il consigliere più votato non vi erano più le condizioni per poter svolgere attività politica con questa Lega, gli elettori leghisti cosa dicono ?? Se la Lega che continua a intercettare personaggetti , non ha bisogno della esperienza e onestà di un amministratore che ha già fatto cose ottime nel vecchio e nuovo ruolo, è un problema per loro. Certo. Ma è anche un problema per la comunità. I pochi politici capaci non vanno lasciati soli. Voi che lo avete votato, cosa farete ?

Leo Nodari

 

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