In presunta risposta al nostro articolo (LEGGILO QUI) sulla mancata attivazione della Didattica a distanza, in due classi di terza elementare a Montorio, abbiamo ricevuto una mail. La definiamo di “presunta” risposta, perché reca la firma “i genitori”, ma senza nomi. Neanche uno. 

Per poter pubblicare una lettera di risposta, che si asserisce essere stata sottoscritta da tutti i genitori, è necessario che siano presenti le firme e i numeri di telefono di tutti i genitori, compresi i separati e/o divorziati, perché  si possa verificarne l’effettiva condivisione. Così come ci è stata inviata, peraltro non firmata neanche da chi la invia, è una mera comunicazione. E non solo: è anche l’incomprensibile (per noi) accettazione passiva di una evidente condizione di svantaggio per i bambini, al limite quasi della perdita di un diritto, trattandosi di scuola dell’obbligo. Non è compito nostro giudicare le scelte, noi raccontiamo i fatti. E il fatto è che la lettera firmata da “tutti” i genitori...non è firmata. A dirla tutta, tra i fatti da raccontare ci sarebbe anche la presa di posizione di qualche maestra, che avrebbe minacciato denunce "nei confronti di chi ha parlato con la stampa", ma di questo ci occuperemo in un altro articolo. Presto.

Restiamo in attesa della lettera con tutte le firme e i numeri di telefono di tutti i genitori, ovvero tutti i padri e tutte le madri, anche quelli separati e/o divorziati.

Una volta verificata l’opinione di tutti, la pubblicheremo.

Cordialmente 

Certastampa.it