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politica-abruzzo_gianni-chiodi-firma-i-referendum-dei-radicaliSalta, nel Consiglio regionale d'Abruzzo, il secondo tentativo di eleggere il nuovo Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. Ancora una volta la maggioranza di centrosinistra ha provato a convergere sul nome di Rita Bernardini, segretario dei Radicali prima escluso e poi riammesso dal Tar tra i papabili, ma anche questa volta il voto si è concluso con una fumata nera e soli 17 voti a favore, 4 in meno del quorum qualificato necessario di 21. In maggioranza era assente l'assessore Donato Di Matteo, ma con il centrosinistra si è schierato l'ex Cinque Stelle, ora al gruppo misto, Leandro Bracco, quindi c'è stato un franco tiratore che ha votato scheda bianca o altri candidati. Lo scorso Consiglio erano stati in due a deviare dall'indicazione della Bernardini che, come evidenziato dal coordinatore della maggioranza, Camillo D'Alessandro, "è il nome del centrosinistra". Dalla prossima seduta, comunque, per eleggere il Garante dei detenuti basterà una maggioranza semplice di 18 preferenze. Sono state 5 le schede bianche, mentre hanno riportato voti anche Francesco Lo Piccolo (4), Salvatore Braghini (2), Gianmarco Cifaldi (1) e Manlio Madrigale (1). Per il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Mario Mazzocca, capogruppo di Sinistra ecologia libertà, Bernardini "non può essere messa in discussione da nessuno, tanto meno in modo così maldestro" e per questo "Sel sosterrà con convinzione, come tutta la maggioranza, la sua nomina a tale importante ufficio nella prossima seduta utile".  E sulla forma delle procedure, D'Alfonso "affonda" Gatti e Chiodi in consiglio regionale ricordando all'ex Governatore della vicenda della nomina della Marinelli e a Gatti l'inchiesta in corso della Procura quando fu assessore su un contributo di cinquemila euro ad una signora. gatti Sulla mancata nomina del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, il Presidente del Gruppo SEL Mario Mazzocca ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Dopo diversi anni dall’approvazione della legge che ha istituito anche nella nostra Regione la figura del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, il Consiglio regionale non è riuscito a eleggere questa importante figura di garanzia nemmeno nella seduta odierna. Per Sinistra Ecologia Libertà la tutela dei diritti costituzionalmente riconosciuti alle persone private della libertà personale è un'assoluta priorità, lo testimoniano le numerose iniziative a tutela dei detenuti portate avanti dai rappresentanti di SEL sia nelle Assemblee nazionali che locali. La figura di Rita Bernardini, che ha raccolto i soli voti della maggioranza, non sufficienti per la sua nomina, non può essere messa in discussione da nessuno, tanto meno in modo così maldestro. Rita Bernardini è una donna che si è sempre distinta per la difesa dei diritti ‘degli ultimi’ e per la sua indipendenza, dunque una persona capace di ricoprire questo importante ruolo di garanzia. Per questi motivi SEL sosterrà con convinzione, come tutta la maggioranza, la sua nomina a tale importante ufficio nella prossima seduta utile.”   GUARDA IL VIDEO GUARDA UNO STRALCIO DEL CONSIGLIO REGIONALE