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Si è svolta questa mattina, a Teramo, la cerimonia di intitolazione di un'aula del Tribunale a Giorgio Ambrosoli, aula che ospiterà un ufficio dell'ordine dei dottori commercialisti di Teramo. Una cerimonia molto sentita e alla quale ha partecipato anche Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, avvocato ed autore del libro "Qualunque cosa succeda", che alla presenza del presidente della Corte d'Appello de L'Aquila Stefano Schirò, del presidente del Tribunale Giovanni Spinosa, del Procuratore Capo Antonio Guerriero e del presidente provinciale dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabi Alberto Davide ha scoperto la targa intitolata al padre. Uno dei simboli della legalità e baluardo dei valori fondanti delle istituzioni Giorgio Ambrosoli, assassinato l'11 luglio del 1979 da un killer italo-americano ingaggiato dal banchiere Michele Sindona. Una figura, quella di Ambrosoli, alla quale si sono richiamate tutte le istituzioni presenti, con il presidente del Tribunale Giovanni Spinosa che ha salutato l'inaugurazione dell'aula come uno di quei momenti in cui "la società civile si incontra con le istituzioni". Nel corso della cerimonia sono stati citati numerosi simboli dell'Italia onesta, ricordando anni difficili e in cui Ambrosoli e altri professionisti fecero scelte difficili legate, come ha sottolineato Schiro', al modo in cui concepivano il proprio lavoro e alla totale dedizione al loro ruolo. "In un momento in cui si riflette molto sul ruolo della professione - ha detto Umberto Ambrosoli - mi piace ricordare quello che scrisse Marco Vitale sulle pagine del Giornale qualche giorno dopo la morte di mio padre: professionista è colui che, sempre, subordina tutto se stesso agli scopi dell'ordinamento e dell'istituzione in cui opera, allo scrupoloso rispetto delle regole tecniche e deontologiche del suo mestiere". GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) ambrosoli1 ambrosoli2