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D'AMICONon c'è nessuna certezza sui risultati con cui la Tua, l'azienda di trasporto unica regionale, chiuderà l'esercizio 2015 e non c'è neppure alcuna sicurezza sulle basi con cui inizierà l'attività nel 2016. Colpa l'incertezza sull'entità del fondo unico dei trasporti nazionale (tuttora in discussione sui tavoli romani) e di conseguenza di quello regionale, che a sua volta è stato ridotto. E' quanto emerso questa mattina all'Aquila nel corso della seduta della Commissione di Vigilanza, in cui è intervenuto in audizione il Presidente di Tua Luciano D'Amico, che ha illustrato le strategie aziendali per far fronte al taglio dei contributi al trasporto pubblico locale, cui si aggiungono i costi del nuovo contratto nazionale del comparto, firmato nei giorni scorsi. Tra le iniziative messe in campo ci sono i risparmi legati all'applicazione dei nuovi contratti di lavoro di secondo livello, un blocco del turn-over, la riduzione dei chilometri percorsi grazie a una migliore organizzazione dei turni e allo sviluppo dell'intermodalità ferro-gomma. Misure importanti, ma che per il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo, non bastano da sole a garantire l'equilibrio contabile della società e di conseguenza la sua attività. "Come avevamo denunciato più volte - spiega Febbo - purtroppo gli attesi risparmi che ci si aspettava dalla società unica non ci sono stati. In più abbiamo dovuto constatare lo scarso impegno della Regione a far fronte con risorse proprie ai tagli stabiliti dal fondo nazionale. Per il bene della società ci auguriamo che ciò avvenga, ma siamo già al 2 dicembre, e quindi i margini per discutere variazioni al bilancio dell'anno in corso sono piuttosto ristretti. A questo si aggiunge infine la circostanza del mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal tavolo nazionale per la concessione delle premialità. Noi addirittura rischiamo una penalizzazione, che sul bilancio di Tua andrebbe a pesare per 4 milioni e mezzo".