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A cento anni dalla Prima Guerra Mondiale spunta una mostra storico-documentaria a firma della Biblioteca provinciale Delfico "nella quale, attraverso la unione di immagini e documenti d’epoca, si vuole offrire un panorama, il più corretto possibile, del clima sociale, civile, politico e psicologico all’interno del quale si svolsero quegli avvenimenti. Pur lontani dai campi di battaglia Teramo, la sua Provincia, l’Abruzzo, diedero un contributo elevatissimo affinché lo sforzo bellico nazionale giungesse a felice, seppur drammatico, compimento". Il tutto a portata di click: basta accedere al portale nato ad hoc. Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Biblioteca Dèlfico e il servizio Innovazione digitale e comunicazione della Provincia di Teramo, e rientra all’interno del Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. "I documenti sono stati selezionati ed organizzati in otto sezioni tematiche in grado di raccontare  non solo gli eventi principali che hanno interessato il nostro territorio, i militari impegnati, gli atti ufficiali, alcuni episodi di grande richiamo, ma anche gli eventi minori, la vita minuta della città in un momento cosi difficile e complesso", si legge sul sito http://lagrandeguerra.provincia.teramo.it/ Nella timeline presente nella parte bassa del sito sono stati inseriti gli eventi principali del conflitto (in blu) e gli accadimenti invece sul territorio teramano (in rosso), per creare un intreccio tra la dimensione globale e quella locale dell’evento non solo bellico. Anche in questa occasione la Biblioteca “Dèlfico”, si conferma come luogo privilegiato al cui interno la gran messe di documenti e il loro variegato carattere (fotografie, cartoline, manoscritti, giornali, libri) è in grado di restituire, attraverso l’uso delle fonti originali e la loro proiezione digitale, uno spaccato di vita collettiva che ha segnato la nostra storia recente, al centro come in periferia. A collaborare al progetto, tra gli altri, anche Luigi Ponziani, Grazia Romani, Peppino Scarselli, la famiglia Costantini. la grande guerra provincia sito