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12376621_10156872229865691_5514947219648350526_nIn seimila per la consueta fiaccolata in memoria della tragedia del terremoto del 6 aprile 2009, a L'Aquila, sette anni dopo. Organizzata dai familiari delle 309 vittime, con il supporto del Comune, che quest'anno grazie ai Vigili del fuoco l'ha trasmessa in streaming sul sito dell'Ente, la fiaccolata si è conclusa in piazza Duomo con la letture dei nomi delle 309 vittime e altrettanti rintocchi dopo aver percorso via XX Settembre, strada "simbolo" del sisma. "A nome del coordinamento nazionale 'Noi non dimentichiamo' questa mattina recapiteremo a Guido Bertolaso le 3 mila firme raccolte raccolte affinché venga formalizzata al più presto per iscritto la rinuncia alla prescrizione non aspettando il 7 ottobre prossimo", ha detto Vincenzo Vittorini, a proposito del processo Grandi rischi bis, che vede l'ex capo della Protezione civile imputato per omicidio colposo plurimo e lesioni. Come ha sempre fatto nella sua vita pubblica, Bertolaso sta usando la mediaticità per non pagare quello che ha fatto", ha aggiunto il medico chirurgo, consigliere comunale, che il 6 aprile ha perso la moglie e una figlia. Alla fiaccolata, in rappresentanza del governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. In due anni molti cantieri aperti, altri già chiusi, altri apriranno. Ci sono 2miliardi di impegno e il 75% della gente è rientrato". La fiaccolata di ieri sera  si è snodata lungo via XX Settembre, toccando alcuni dei siti dove si è registrato il maggior numero di vittime. L'avvocato Maurizio Cora, ha deposto la sua fiaccola in segno di lutto al civico 79, dove ha perso moglie e figlie nel crollo. Una mamma di nazionalità greca ha pianto davanti alla foto del figlio morto nella tragedia.