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Ottavo risultato utile consecutivo, un solo ko (la trasferta con la Lupa Roma) nelle ultime quindici partite di campionato. Il Teramo centra proprio oggi la matematica salvezza in Lega Pro con tre giornate di anticipo e può sin d’ora programmare il futuro con la giusta attenzione. Nella sala stampa dello stadio “Bonolis”, questo il pensiero di mister Vivarini: «E’ stata un’annata molto particolare. Ci sono stati problemi che mai avrei pensato di dover affrontare. Ho cercato di improvvisare il meno possibile, analizzare il minimo particolare soprattutto a livello psicologico per tutte le difficoltà ambientali avute. Faccio un esempio: le squadre che prendono punti di penalizzazione hanno un forte contraccolpo emotivo, basta guardare Catania e L’Aquila. Noi abbiamo messo in evidenza le difficoltà, e c’è stata grande forza di spogliatoio e di squadra, tralasciando tutto il contorno e secondo me, anche quest’anno, abbiamo fatto un campionato di qualità sotto il profilo del gioco e dell’organizzazione. Siamo abbastanza soddisfatti, ma rimane l’amarezza in ognuno di noi e capisco quella dei tifosi perché la delusione di un anno fa è difficile da cancellare. Oggi, dopo un campionato in affanno, si era raggiunta una certa tranquillità mentale e si è visto in campo: si giocava tranquilli, la palla viaggiava velocemente, i movimenti senza palla erano sincronizzati, c’era l’esuberanza giusta. Per noi è strano aver realizzato sei reti in due gare: sono soddisfatto di tutti, compresi i ragazzi che hanno debuttato tra i Pro. Loro si allenano con noi da tanto tempo, devono lavorare e migliorare tanto, ma hanno le potenzialità per poter stare in questo contesto, sono contento di tutto il gruppo. Futuro? La società si sta organizzando, ora può concentrarsi con largo anticipo sulla prossima stagione, un po’ come accaduto durante la mia prima stagione (2013/14, ndr) quando vincemmo il campionato a marzo». Parola agli esordienti del vivaio: «Molta emozione all’inizio - le dichiarazioni di Tini - poi passata durante la gara. Per arrivare sin qui tante sono state le rinunce ed i sacrifici. Posso fare la mezzala o il mediano. Devo ringraziare i miei genitori». «Ringrazio il mister per l’opportunità concessami - gli fa eco Palestini - e il tecnico Cifaldi per come ha creduto nelle mie qualità, senza la giusta umiltà non si va lontano. Anch’io ringrazio i miei genitori perché so quanti sacrifici fanno per me».   GUARDA LE INTERVISTE DOPO LA PARTITA