Il Sindaco dice no. La segretaria comunale risponde ni. La TeAm dice boh. Dodo Di Sabatino dice 'mbè. Questa in un gioco di sillabe è quello che sta accadendo per un gioco di sillabe per i crediti inesigibili della Team. I crediti inesigibili sono quella parte della tariffa dei rifiuti che i teramani non hanno pagato, perchè non volevano o non potevano, e che tutti insieme superano una quota di un milione e trecentomila euro. Soldi, pero', che il Comune aveva previsto di incassare, così come la Team e che adesso qualcuno dovrà pagare, cioè tutti i teramani virtuosi che hanno già pagato la loro quota di tasse. Il problema è che inserire i crediti inesigibili nel PEF Team significa far sballare tutti i conti, e siccome nessuno vuole ritrovarsi con questa patata bollente in mano ecco che, con il gioco delle sillabe, il Comune ha trovato la soluzione per decidere non decidendo. Dodo Di Sabatino ha detto 'mbè sollevando il caso in commissione bilancio, il Sindaco ha detto no, sapendo che altrimenti il provvedimento non sarebbe passato martedi prossimo, rimettendo tutto nelle mani della Team con la scusa di dover dimostrare di aver fatto tutto l'impossibile per incassare quei soldi. La Team ha esperito tutti i tentativi di recupero possibile addirittura andando alla Soget di Pescara e visionare la documentazione, e su tutti si è steso come un velo protettivo il parere (?) della segretaria Scaramazza, che ponziopilatescamente ha risposto con una nota ufficiale con la quale ha dato ragione sia al Sindaco che alla Team ma anche a Dodo e, all'insegna del volemosebbene ha certificato che i crediti possono slittare a data da destinarsi. Tanto in tutto questo gioco l'unica variabile che non cambia è quella dei destinatari di quei debiti: ovvero di chi dovrà "cacciare" quel milione e trecentomila euro. Cioè noi.