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LIBERATORE TEAMSono otto le contestazioni rilevate dall'Ad Luca Ranalli nei confronti di Roberto Liberatore, licenziato alle 18 di ieri, con la firma degli altri membri del cda: Anna Di Russo e il presidente Pietro Bozzelli. Segno, che le motivazioni erano serie ed accertate. "Abbiamo contestato otto fatti circostanziati anche con foto - dichiara l'Ad Ranalli - in 15 mesi, l'ingegner Liberatore non ha portato avanti gli obiettivi che l'azienda gli aveva prefissato e chiesto e non ha ritenuto opportuno replicare alle otto contestazioni da noi rilevate. Il licenziamento, quindi era per noi un atto dovuto". Liberatore era tornato in Team 15 mesi fa, dopo essere stato licenziato dal precedente amministratore e dopo che  la Team temeva che potesse vincere la causa si ando' a stringere una transazione decidendo per la reintegra sul posto di lavoro. Liberatore era il vice del direttore stirpe e responsabile dell'igiene urbana. Un'igiene urbana che non va, viste le condizioni di sporcizia perenne in cui versa la Citta' di Teramo con la nascita anche di tante mini discariche. Tra le otto contestazioni rilevate contro l'ingegnere: la mancanza di sicurezza sul lavoro e la distribuzione dei bidoni condominiali che doveva essere completata  entro il mese di giugno 2015. "Il licenziamento di Liberatore non e' stato un fulmine a ciel sereno ed e' stato piu' che ponderato" , spiega ancora l'Ad Ranalli. Sconcertato dal secondo licenziamento apicale dopo quello di Manrico Polisini anche il Sindaco di Teramo.       GUARDA IL SERVIZIO GUARDA IL SERVIZIO SU ANDROID