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13220561_10209643830442923_3675543913888065039_o«Solo tattiche "scadute", trite e ritrite, segno di una grande difficoltà politica: quella messa in campo all'ultimo momento da Paolo Gatti costringendo alle dimissioni tutti e quattro i suoi assessori (Lucantoni, Romanelli, Guardiani e Di Stefano) a seguito di una brutta litigata, quella dell'altro ieri, che lo stesso Gatti ha avuto con il Sindaco, quando il primo cittadino gli ha detto che Di Stefano  e la Lucantoni dovevano andare via per forza, dalla prossima giunta, che avrebbe varato prima del consiglio comunale sul bilancio, anche perché questo aveva chiesto e voleva Dodo per rimanere in maggioranza. E quelli di Dodo sono  voti importanti per andare avanti. Una discussione che non avrebbe digerito Gatti,che qualche ora dopo, per tutta risposta, ha riunito i suoi assessori costringendoli  alle dimissioni come gesto estremo, ma scontatissimo e politicamente quanto meno tardivo rispetto alla Lista Civica e a quanto aveva già fatto anche FDI. Una tecnica, una steategia  come ha voluto spiegare dalla sua pagina Facebook Rudy Di Stefano pubblicando la foto di uno "scacco matto". Sarà stato peró davvero così? Le prossime ore saranno decisive, per capire la mossa del Sindaco, soprattutto senza dimenticare che Teramo non merita uno "scacco matto" ma solo risposte e lavoro: molto più di quello che c'è stato in questi due anni di amministrazione.