«Le circostanze in cui ieri sera abbiamo dato il via a due progetti positivi ed importanti per il nostro territorio, ovvero l’avvio di una collaborazione strutturale fra il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri e l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano e l’avvio della costruzione del nuovo organo a canne della Chiesa di Sant’Agnese di Pineto, erano francamente eccezionali». Lo scrive il consigliere regionale: Luciano Monticelli che prosegue: «Non avevamo ancora digerito la Brexit, che seguo particolarmente da vicino in qualità di Presidente della Commissione del Consiglio Regionale che si occupa di affari europei. Non avevamo finito di piangere le vittime dell’attentato criminale di Nizza, devastante quanto quello alla Stazione di Bologna del 1980: in una Pineto indaffarata a gestire 110 mm di pioggia caduti in tre ore è arrivata anche la notizia di carri armati in piazza e rischio di guerra civile in Turchia, ovvero a due ore di volo da casa nostra. A causa della pioggia non era agibile neanche Villa Filiani. Tuttavia, insieme a Luciano Luciano D'Alfonso, Tommaso Navarra e tutti gli altri protagonisti di questa serata abbiamo deciso di andare avanti con determinazione e portare a compimento quanto ci eravamo ripromessi: la missione dell’amministratore è cercare di rendere migliore il proprio territorio, anche a partire dalle piccole cose, e fermarsi sarebbe stato un po’ tradirla. Invece abbiamo proceduto. La firma della convenzione che sotto il segno dell’Area Verde Cerrano-Fino inaugura una collaborazione strutturale fra i tre Parchi, soprattutto nei due ambiti cruciali della progettazione europea e dell’alternanza scuola-lavoro, è avvenuta sui tavolini di un bar: in futuro porterà a meno sprechi, più soldi per la tutela del territorio, maggiore attrattività turistica e maggiore consapevolezza ambientale nei nostri giovani». La visita del Governatore a Pineto è servita anche per presentare il progetto del nuovo organo  a canne della Chiesa di Sant’Agnese, resa possibile dai risparmi ottenuti da altri progetti di restauro di edifici sacri. «Il coro ha dedicato alle vittime di Nizza un’esecuzione cantata con il cuore in mano del classico “Signore delle cime”, la coordinatrice del Comitato Pro Organo Giamila Berrè e il Parroco don Guido Liberatore hanno espresso la loro soddisfazione, il Vicesindaco Cleto Pallini ci ha raccontato dello sforzo messo in piedi dal Comune e dai benemeriti volontari della Protezione Civile per tenere a bada il maltempo e Luciano D’Alfonso ha sottolineato che è proprio nei tempi di crisi ed incertezza che si ha più bisogno di rinsaldare i legami che stringono insieme le comunità, come si è fatto in Francia nel 2005, dopo le rivolte delle periferie - scrive ancora Monticelli -  Forse la chiave di lettura più adatta per la serata di ieri è proprio questa: l’unico modo per fare qualcosa di utile in un mondo confuso e instabile, sconvolto da problemi molto più grandi di noi, è cercare le cose belle, coltivarle e rafforzarle. Vale per tutti i cittadini, e in modo particolare per gli amministratori, che hanno giurato di servire fedelmente la propria comunità».