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1506838_10201355300113711_1075169549_nComune assente per l'addio al Partigiano Tirabovi. Ieri è venuto a mancare presso la sua abitazione a Teramo, all’età di 94 anni, il Partigiano Salvatore Tirabovi (nella foto: al centro).
Ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Tirabovi anche il Sindaco di Teramo sui quotidiani di oggi ma nessuno del Comune, neppure il vice sindaco o un semplice consigliere comunale di maggioranza ha preso parte oggi pomeriggio alle 16 al suo funerale al Santuario di Madonna delle Grazie. C'era invece la Provincia con il Presidente Renzo Di Sabatino accompagnato dal Gonfalone. Tante le voci di dissenso durante i funerali proprio per l'assenza del Comune che non è passata di sicuro inosservata.
Salvatore Tirabovi, classe 1922, è stato l’ultimo testimone diretto tra i partigiani che hanno combattuto nell’epica “Battaglia di Bosco Martese”, il primo scontro in campo aperto della resistenza italiana contro i nazi-fascisti, il 25 settembre 1943 in località Ceppo di Rocca S.Maria (TE). Ma Tirabovi è stato protagonista anche di un altro importante episodio della storia teramana. Nella notte del 13 giugno 1944, fu lui insieme ad altri due valorosi giovani a portare a termine il rischioso sminamento di Ponte S.Ferdinando dai numerosi ordigni esplosivi che i nazisti in fuga avevano piazzato per farlo saltare in aria. L’audace azione andò a buon fine. Il ponte fu salvato, consentendo così alle truppe di Liberazione di poter entrare nella Città di Teramo. Lo scorso 2 giugno 2016, in occasione della Festa della Repubblica, il Ministero della Difesa ha conferito al Partigiano Tirabovi la Medaglia d'Oro della Liberazione.