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MARCO CHIARINISi sente "toccato" nel suo io, forse, l'assessore alla cultura del Comune di Teramo: Marco Chiarini, dopo la diretta su facebook con la quale ha annunciato che a Teramo gli eventi (quasi nulli quelli organizzati in questa lunga estate teramana per mancanza di soldi) programmati erano confermati, anche in questi giorni di lutto, a partire da domani e dopo che era stata anche rinviata una conferenza stampa di presentazione (rinvio mai comunicato e che ha visto dare alla stampa, solo oggi pomeriggio, una cartella informativa) sul tributo ad Antonio di Berardo di Andrea detto Zàcara. Ed ecco allora l'assessore Chiarini come spiega il fatto che l'evento si farà senza se e senza ma: «Nel mantenere in vita un evento non si vuole mancare di rispetto a nessuno. Anzi, può essere un modo per non creare ulteriori allarmi e soffermarsi a riflettere in maniera diversa per cambiare atteggiamento per scongiurare future tragedie. Dagli hotel cittadini sono già andati via tutti. Chiedete cosa è avvenuto a Civitella del Tronto a Daniele Zunica... Mi chiedo: tra 10 giorni i cittadini di Amatrice avranno smesso di soffrire e noi possiamo riprendere gli eventi programmati? C'è un tempo su cui attestarci per non sembrare cinici?
Si può essere sensibili anche mantenendo quegli eventi che per loro natura possono portare ad avere ancora più attenzione sulla natura della disgrazia; per farci riflettere - pratica utile per la nostra etica futura. Una raccolta fondi, ad esempio, durante i tre giorni, potrebbe già essere un segnale di attenzione. Ma io credo che il buonismo a tempo non sortisca alcun affetto. A Natale ad Amatrice  soffriranno ancora di più; noi cosa faremo? Il nostro segnale è di attenzione comunque. È quello che scrivo, per chi ha una attività commerciale è molto chiaro. Se in piazza Martiri fosse stato in programma un concerto di musica leggera o una serata danzante probabilmente il buon senso ci avrebbe guidato senza dubbi. Ma non del tutto. Avremmo potuto suggerire comunque di mantenere la serata cambiando la scaletta e il tono dei brani da suonare. A L'Aquila io avrei mantenuto i concerti jazz chiedendo agli artisti una attenzione diversa; avrei mantenuto la processione della PERDONANZA. Il pensiero per le vittime, i familiari e i cittadini scampati al pericolo ma in enorme difficoltà c'è, sono sicuro, da parte di tutti i cittadini teramani, al di lá della vita e del lavoro (non dello show) che comunque va avanti. Grazie per l'attenzione e spero di non alimentare polemiche inutili che nulla portano a chi soffre davvero e non è davanti al PC». Ovviamente neppure noi vogliamo alimentare polemiche: solo rappresentare i fatti, nel miglior modo possibile.