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Non ci sono cétégorie
Sì, la legge elettorale ancora non c'è. Ma ci sarà presto. E poi, mica serve una legge per pensare alle elezioni e alle candidature, no? Tanti sono, nel Centrodestra, quelli che hanno già cominciato a cercare casa a Roma, nella certezza di una candidatura al Parlamento. C'è Chiodi (che si prepara a questa sfida da quando ha lasciato la poltrona da presidente della Regione), c'è Paolo Gatti (che si prepara a questa sfida da quando ha dovuto incassare la sconfitta da candidato di Fratelli d'Italia), c'è Brucchi (che si prepara a questa sfida da quando ha capito che a Teramo, ormai, la storia è finita), mentre nel Centrosinistra c'è Ginoble (un uscente in ricandidatura), c'è Di Sabatino (che lavora da tempo per questa chance), c'è Mastromauro (anche se dice che ancora non ha deciso), e poi c'é Sottanelli (altro uscente in ricandidatura) . Non c'è Tancredi. Senatore prima, deputato adesso, Paolo Tancredi, secondo fonti più che accreditate sentite da certastampa.it, avrebbe deciso un "nì" sulla ricandidatura al Parlamento, e sta pensando di impegnarsi in un'altra sfida. Che è, a ben guardare, la sfida più logica per chi, come lui, ha toccato tutti i ruoli della politica: consigliere comunale, regionale, senatore, deputato. Gli manca solo il ruolo che, probabilmente, è il più difficile e gratificante, tra i ruoli della politica, perché è quello che più di altri fonde territorio e impegno. Stiamo parlando, è chiaro, della Presidenza della Regione Abruzzo. Dopo le esperienze parlamentari, Paolo Tancredi starebbe seriamente riflettendo sulla possibilità di candidarsi alla Presidenza della Regione Abruzzo. Tra le (poche) certezze di questa fase politica, una sembra solidissima, quella che vede il presidente Luciano D'Alfonso sicuro candidato al Parlamento, con relativa necessità di tornare alle urne anche per il rinnovo del Consiglio Regionale ma dopo sei mesi dall'elezione raggiunta. Questa ipotesi di candidatura alla Presidenza della Regione non è solo una riflessione a voce alta che Paolo Tancredi avrebbe fatto con alcuni strettissimi collaboratori, ma sembra, sempre secondo le fonti sentite da certastampa.it anche la precisa volontà di un consistente schieramento politico, che riunirebbe alcuni tra i più importanti nomi del mondo moderato abruzzese e nazionale, che avrebbe già espresso immediate testimonianze di appoggio allo stesso Tancredi.