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Riunione del Comitato Commercianti uniti post sisma a Colleatterrato Basso, alla presenza del Sindaco Maurizio Brucchi. Si è parlato soprattutto delle case Ater, la cui sistemazione (per quelle in categoria B) è stata annunciata dal prossimo mese di settembre, in modo da consentire ai residenti di tornare nelle loro abitazioni. La questione è stata affrontata anche nel corso di un recente incontro in Regione Abruzzo. Da fonti Ater, è stato ribadito nell'incontro con i commercianti  che la colpa di questa situazione sarebbe da attribuire al Comune che in maniera costante firma gli sgomberi, ma il Sindaco ha evidenziato nel corso dell'incontro di ieri che non è assolutamente così, semmai la questione sarebbe legata ad una serie di verifiche sismiche in corso da parte dell'Ater su diversi edifici, per capire se sia il caso o meno di sistemarle o di costruirle nuove. Una operazione legittima e logica che l'Ater sta portando avanti su tutto il suo patrimonio edilizio. Brucchi si è detto comunque disponibile ad un altro incontro con il commissario Rampini, nei tempi e nei modi che saranno ritenuti opportuni, in modo da effettuare un chiarimento definitivo anche sulle responsabilità di questa situazione e sui ritardi. Si è parlato poi anche dei lavori su corso San Giorgio alla presenza di alcuni commercianti del centro storico. Brucchi ha annunciato di aver parlato con la ditta, con Macinati, e di "pretendere" che la pavimentazione venga conclusa entro il mese di ottobre, poi seguiranno gli aggiustamenti. «In questa maniera - ha spiegato il Sindaco - i lavori saranno terminati prima del mese di novembre così come stabilito dal cronoprogramma dell'ufficio tecnico comunale. Tra l'altro sono arrivati altri cinque operai dalla Sicilia a rinforzare l'intervento e dal primo di agosto sarà impiegato un nuovo macchinario che piazza le mattonelle più velocemente». Nulla da fare invece per i due milioni di euro di danni chiesti dalle ditte che stanno lavorando al corso al Comune di Teramo: «Non se ne parla nemmeno», dice Brucchi: «quei soldi non sono dovuti e il Comune non li tirerà fuori». I lavori intanto sono stati accelerati e stanno arrivando verso la Prefettura. «Appena concluso questo il tratto, la ditta ripartirà dalla parte bassa del corso per chiudere la parte centrale il più velocemente possibile grazie a questo nuovo macchinario», conclude Brucchi.