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Subito aule per 900 posti da utilizzare come struttura jolly ma anche moduli provvisori per la tranquillità di bambini, ragazzi e genitori. Sono tante le cose che il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, accompagnato dall'assessore Caterina Provvisiero e dall'onorevole Paolo Tancredi, ha chiesto oggi al Ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli. Brucchi è sul piede di guerra, e si sta muovendo affinchè il caso delle scuole di Teramo divenga un caso nazionale perchè la situazione della nostra città è un caso simile a tante altre città italiane, che hanno plessi vecchi e non a norma. L'incontro di oggi con il Ministro Fedeli segue quello con Errani e Curcio. «Ho prospettato al Ministro la situazione delle scuole in tutta la provincia di Teramo, dai nidi alle superiori - spiega Maurizio Brucchi di ritorno da Roma - un problema che riguarda l'intero Paese, che presenta un patrimonio datato e che va affrontato a livello governativo. Ho detto subito al Ministro che ho bisogno subito di aule per 900 posti da utilizzare come struttura jolly, mano a mano che arriveranno le risorse. Ho anche detto che abbiamo un progetto per un polo scolastico alla San Giuseppe e che a gennaio avremo anche le prime risorse. Ho chiesto inoltre i moduli provvisori, ho fatto vedere il progetto della curva dello stadio, con lo studio preliminare redatto e il polo alla D'Alessandro». Il Comune, tra domani e dopodomani rimetterà una relazione ad Errani, a D'Alfonso a Curcio, al ministro Fedeli, al presidente Gentiloni e al Presidente Mattarella perché  questo non è un problema che può ricadere solo sulle spalle dei sindaci e coinvolgerà anche l'Anci. Il Ministro, ha spiegato alla delegazione teramana che al momento ha 10 milioni di euro a disposizione, ora occorre trovare altre risorse. Il problema è stato rimesso all'attenzione del consiglio dei Ministri, ed oggi stesso la questione è diventata di portata nazionale. La Boschi, contattata da Tancredi, ha promesso massimo impegno per trovare alre risorse. «Questo delle scuole è un problema nazionale - ha detto ancora Brucchi - in settimana convocherò  un tavolo di coordinamento di protezione civile sulle scuole, al quale prenderanno parte: la mia struttura tencica con l'ingegner Bernardi, tutti i dirigenti scolastici e tutti i tecnici che hanno lavorato sulle scuole per le verifiche. Questo è il primo passo per poi trasferirlo agli organi sovraordinati, perchè il cerino non può sempre essere il mio». Domani Brucchi incontrerà il Prefetto e il comitato dei genitori. Intanto, si è appreso  che il 2 agosto l'emegenza sisma è stata proprogata fino a febbraio 2018: «dimostrazione del fatto che siamo ancora in una fase emergenziale», conclude il Sindaco di Teramo.