• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
La presenza di dimoranti di giustizia, in una provincia, come quella di Teramo, può diventare, con grande facilità, una sorta di porta d'ingresso per la malavita organizzata. E' vero che, nella stragrande maggioranza di casi, si tratta di collaboratori di giustizia, di pentiti in programma di protezione o di testimoni che hanno bisogno di coperture, ma non va trascurata la presenza dei soggiornanti obbligati, che invece stanno scontando una loro pena. E sono loro, raccontano le cronache, che fin troppo spesso in passato sono divenuti vere e proprie teste di ponte per le grandi organizzazioni malavitose. E' un fenomeno che deve essere evitato. Ma soprattutto deve essere evitato il fenomeno della presenza sul territorio di potenziali terroristi islamici. La Questura di Teramo, nel corso di otto mesi di indagini, ha infatti accertato l'attività "rischiosa" di un cittadino pakistano, di 27 anni, che inneggiava al jihad, oltre a pubblicare foto di armi . Giunto dalla Francia nel 2015, aveva vissuto a Campobasso, poi a Giulianova e adesso viveva a Teramo. Si è anche scoperto che aveva nascosto il passaporto in casa di un conoscente, per evitare l'espulsione immediata, ma la Polizia di Teramo l'ha rinvenuto. Pedinato per mesi, pakistano è stato poi fermato in ossequio ad un decreto di esplusione firmato dal prefetto di Teramo e accompagnato a Torino, da dove nei prossimi giorni sarà rimpatriato.