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Il piano traffico non si ferma. Il piano rotonde non si ferma. L’autobus…neanche. La nuova, bella&grande&larga&imponente&comoda rotonda di Scapriano, ha forse risolto per sempre il problema di un incrocio un po’ sbilenco e irrisolto, ma ha anche clamorosamente cancellato dall’elenco delle tratte urbane della Staur due quartieri cittadini: Scapriano da una parte e Ponte Vezzola dall’altra. (guarda video 1) Famiglie, anziani, giovani, studenti, tutti cancellati dalla possibilità di avere una loro fermata, visto che le due fermate sono state cancellate. Anzi: “soppresse” fino a nuovo ordine, come recita un fogliettino. (guarda video 2) Perché, in realtà, le fermate ci sono, c’è la pensilina da una parte e il cartello dall’altra, solo che la strada è chiusa e nessuno sa quando riaprirà e soprattutto come funzioneranno le soste del bus. Se, infatti, resterà tutto com’è, l’autobus in direzione Teramo - Piano della Lenta, dovrà fermarsi (paralizzando il traffico), alla fine del ponte, prima di girare a sinistra ed entrare in una “stradina” con la fermata, per poi ripartire con una curva improponibile a destra, oppure proseguire, nell’altra “stradina” per salire e reimmettersi sulla Statale dopo il curvone. Non funziona. In discesa, invece, potrebbe entrare nella stradina, per andare a fermarsi nella vecchia fermata, ma avrebbe enormi problemi di rientro sulla Statale, prima del ponte, visto lo stop e il traffico che verrà dalla rotonda. E non è tutto. Se, infatti, per chi abita a Ponte Vezzola, tutto è rimasto com’era, cioé i marciapiedi non c’erano e non ci sono, per chi abita a Scapriano la cosa è drammaticamente peggiorata. Non c’è più alcuna possibilità di raggiungere in sicurezza la fermata, anzi: si dovrebbe attraversare la rotonda a piedi, ed è una follia solo pensarci. «Mia madre ha più di 80 anni - racconta una signora - era abituata a prendere l’autobus, ma adesso è impossibile, anche la strada di Scapriano è diventata più stretta, ma possibile che nessuno dica niente e che non abbiano pensato alla gente che abita qui?» Sì, è possibile, perché il progresso non si ferma. Il bus neanche….