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Toccherà 10 città l’Universitaly Wolf Tour, un progetto con finalità culturali e divulgative nato dal lavoro di un nutrito gruppo di ricercatori e studenti dell’Università di Teramo guidati da Pia Lucidi ‒ docente di Etologia della Facoltà di Bioscienze ‒ che porterà i propri risultati presso alcune sedi accademiche nazionali. «In queste sedi – ha spiegato Pia Lucidi ‒ il gruppo di ricerca (Teramo, Torino, Udine, Pisa, Bologna, Firenze, Camerino, Perugia, Viterbo, Napoli, Reggio Calabria e L’Aquila) trasmetterà la propria esperienza e i risultati ottenuti nello studio dell’etologia del Canis lupus italicus, i problemi legati alla convivenza con l’uomo, divulgando al contempo gli studi che riguardano la cultura secolare e la resilienza della pastorizia abruzzese nei confronti di questo animale, insieme al percorso che la Regione Abruzzo ha costruito per il riconoscimento del valore culturale del mastino abruzzese. Genetisti di fama internazionale approfondiranno la tematica della caratterizzazione del DNA di questo animale unico al mondo, del problema dell’ibridazione e delle tecniche di studio utilizzate, dalle analisi di sequenziamento e coalescenza alle simulazioni computazionali». «Lo scopo – ha aggiunto la docente ‒ è quello di creare una rete nazionale in grado di occuparsi di ricerca e divulgazione sul tema della conoscenza e del rispetto della fauna selvatica per una convivenza che può essere possibile, sostenibile e anche economicamente vantaggiosa. Per questo gli atenei ospitanti si sono impegnati a invitare, durante la tappa, rappresentanti delle associazioni più sensibili al tema delle predazioni (associazioni allevatori) e dell’agricoltura, che ascolteranno e potranno intervenire a margine degli interventi dei relatori. In ogni tappa, inoltre, gli ospitanti amplieranno la rosa degli interventi con uno o più relatori locali - ricercatori, esperti di Parchi naturali, Carabinieri dei Nuclei Forestali - per trattare i temi più vicini alla realtà del luogo». Il tour inizierà l’8 novembre 2017 con un convegno all’Università di Teramo ‒ l’Ateneo che ha seguito la nascita del Project Wolf Ethology del dottor Andrea Gallizia, ideatore del progetto ‒ per terminare, dopo le tappe in dieci città italiane, di nuovo in Abruzzo, a L’Aquila nel 2018. Il convegno che si terrà nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza inizierà alle ore 9.00 con i saluti del rettore Luciano D’Amico e del presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra. Dopo l’illustrazione da parte degli studenti del percorso di studio e ricerca che ha permesso la nascita del Project Wolf Ethology, seguiranno gli interventi di Davide Palumbo sull’Origine e unicità del lupo appenninico, di Giorgio Boscagli che terrà una relazione dal titolo Il lupo in Italia: storia della conservazione, di Corrado Guacci che si soffermerà su Il lupo e la transumanza: un legame millenario, di Andrea Gallizia che relazionerà su Risorse trofiche e possesso del territorio. Indagine in campo e similarità etologiche tra cane e lupo, di Giampaolo Pennacchioni che tratterà il tema Interazioni lupo/cane nel controllo del territorio, di Romolo Caniglia che spiegherà il Tracking wolf x dog hybrids: quindici anni di monitoraggio genetico dell’ibridazione nel territorio italiano, di Giacomo Di Giustino che illustrerà la Legge 21/2016 della Regione Abruzzo, di Stefano Filacorda con una relazione dal titolo La presenza del lupo e dello sciacallo dorato in FVG, di Alessandro Rossetti che presenterà Il monitoraggio del lupo nel PNMS e di Marco Galaverni che concluderà con Cosa può fare il Panda per il Lupo?.