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La partita che il centrodestra teramano sta giocando sulla pelle dei cittadini si conferma ancora una volta un pretesto per coordinare e predisporre le operazioni connesse alle elezioni politiche del prossimo anno. Tutte dinamiche che sottintendono ad una politica ridotta ormai a mero esercizio e spartizione del potere e che agisce per fini che non contemplano gli interessi della città, mirando solo al compimento di individuali ambizioni.             Non è minimamente credibile pensare che la mancata presenza dei consiglieri del gruppo di maggioranza relativa di “Futuro In” possa essere letta, come gli stessi vogliono far credere, quale ‘segnale di attenzione verso la città’, manifestandosi in realtà come il suo esatto contrario. Dopo essere stati per anni i principali artefici di un disastro politico che ha portato in un baratro l'economia, la società, la cultura, la vivibilità, il decoro, le prospettive di sviluppo della nostra città, non ci si può ora improvvisamente rivestire con panni nuovi, dando il via ad una paradossale operazione con la quale si tenta di rifarsi una verginità politica. Solo perché ora, elettoralmente, conviene così.             Da almeno due consiliature affermiamo - confortati dai fatti - che la città di Teramo e i suoi cittadini non meritano il disastroso centrodestra teramano, del cui malgoverno pagano quotidianamente le conseguenze. E ciò viene ora clamorosamente confermato dall’atteggiamento e dalle scelte del gruppo consiliare di Futuro In, che di questo fallimento politico e amministrativo fa finta di vergognarsi, mentre ne è il principale responsabile, fulcro “ideologico” e sostanza numerica.             Sarebbe facile chiedersi perché in questi lunghi ultimi due anni, non si sia mai registrata la loro indignazione di fronte al disastroso stato in cui versa la città di Teramo.  Ma veramente questi signori, gruppo di maggioranza relativa sia in Consiglio che in Giunta, pensano di riacquisire una verginità con un’azione che sul piano squisitamente politico non può che essere definita grottesca e offensiva?             Grottesca, perché traccia uno scoordinato quadro da parte di chi ha tirato le fila in questi anni, senza curarsi realmente delle sorti della città e ora, goffamente, vuole passare per vittima….addirittura "contro" i propri stessi assessori. Offensiva, innanzitutto nei confronti dei cittadini, perché non si chiede scusa di tanto lassismo, di tanta complicità, del proprio fallimento e si crede o si spera che la collettività abbia la memoria corta.             Se la vittima sacrificale di questo modo spregiudicato di fare politica oggi appare il Sindaco, sia chiaro che chi continua a pagare le conseguenze di questo assurdo gioco di cui tutti i gruppi del centrodestra, dai protagonisti ai comprimari, sono responsabili, è solo la Città di Teramo.   Gianguido D’Alberto Francesca Di Timoteo Ilaria De Sanctis Antonio Filipponi Maria Rita Santone