- richiedere al Governo di individuare e deliberare le risorse economiche necessarie per la messa in sicurezza del sistema acquifero del Gran Sasso da ogni possibile contaminazione;
- richiedere alla Regione Abruzzo l’avvio delle attività di studio e progettazione per la realizzazione degli interventi strutturali idonei ad azzerare il rischio di interferenze tra il sistema di captazione delle acque e di tutte le condutture con le strutture dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e con il tratto autostradale della A 24, rimettendo all’Assemblea dei Sindaci l’elaborato e le proposte che si intendono adottare;
- sottoporre l’avvio di nuovi esperimenti presso i laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare alle procedure di verifica e controllo di cui al protocollo d’intesa, nelle premesse richiamato, sottoscritto dagli Enti intervenuti;
- richiedere, nelle more della realizzazione dei lavori di messa in sicurezza, la sospensione delle attività e degli esperimenti, come il Sox, che comportano il ricorso all’uso di sorgenti radioattive;
- rimuovere dai Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso le sostanze radioattive e comunque pericolose attualmente stoccate, non immediatamente utilizzabili;
- promuovere, in caso di mancato riscontro positivo entro 30 giorni in merito ai punti sub 3, sub 4 e sub 5, d’intesa con i Comuni, le opportune azioni per la tutela della collettività, per ottenere giudizialmente quanto sopra richiesto.
I SINDACI: «SUBITO LA SOSPENSIONE DELL'ESPERIMENTO "SOX" O RICORSO ALLA VIA GIUDIZIALE»
Approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Sindaci (presenti 29 Comuni) una delibera riguardante la “sicurezza del sistema acquifero del Gran Sasso” in vista dell’annunciato esperimento SOX in programma per la prossima primavera nel Laboratorio di fisica nucleare. Un esperimento che suscita le preoccupazioni di cittadini, associazioni ambientaliste e enti locali perché prevede l’utilizzo di fonti radioattive.
Le amministrazioni locali, Provincia e Comuni, questa mattina, hanno deliberato di: