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Enada Roma quest’anno riveste un compito assai importante: fare chiarezza su tutti i comparti del gioco, nonostante in questa edizione, evidentemente, vi siano apparentemente meno aziende presenti vista l’attuale situazione in cui versa il mondo del gioco. Chiarezza tra gli operatori su quello che succederà a coloro che gestiscono le apparecchiature da intrattenimento in previsione dello “scadere” delle concessioni e cercare di comprendere quali siano le esigenze e le necessità del betting, altro segmento in subbuglio a causa dell’ormai arcinoto bando di gara per le nuove assegnazioni che sta tenendo questo comparto veramente in stato di allarme. Troppe le imprese in attesa di questo “evento” che continua a slittare, nonostante l’avvenuto accordo per il riordino che sembrava l’ultimo ostacolo da superare per poter addivenire finalmente alla sua concretizzazione. Per ora, però, tutto tace: non solo, ma si vocifera che potrebbe intervenire una proroga di un anno per le vecchie concessioni e per il nuovo… ancora nulla. Quindi, ad Enada si cerca di chiarire questa situazione con l’incontro “Scommesse sportive: verso la nuova rete” dove si fa sentire forte e chiara la “solita voce” di Maurizio Ughi che rappresenta Obiettivo 2016, noto per il suo impegno ed “ardore” per questa tematica. Obiettivo 2016 che apre il dibattito sarcasticamente, cosi come riportato su Casinoonlineaams.com, facendo una battuta sul nome dell’impresa che avrebbe dovuto in realtà rinnovarsi nel 2016 ed è “ancorata” ancora oggi a quel nome non essendo accaduto nulla di nuovo: è, ovviamente, una battuta che, però, rispecchia la situazione del comparto della nuova rete delle scommesse che avrebbe dovuto essere “rivoluzionata” con il bando di gara già del maggio 2016. Al momento però, il mercato è ancora dominato dai concessionari esistenti e questo momento assomiglia in modo abbastanza inquietante a quello che, anni fa, diede spazio alle sentenze che hanno dato campo libero agli operatori transfrontalieri: si spera che quella situazione non si rispecchi nel momento attuale che sta vivendo il comparto delle scommesse perché sarebbe veramente terribile per coloro che attendono di entrare sul mercato… e non lo possono purtroppo ancora fare. Purtroppo, si parla di una proroga di un anno e per questo bando e si parla anche di proroga onerosa: certo, questo per i concessionari si rappresenta come “una pacchia”, ma certamente le regole europee non sostengono questo percorso. La proroga comporta che durante quel tempo non si dovrebbero fare modifiche né investimenti… ma, invece, si può fare cassetto e per chi vorrebbe entrare in quel mercato non è possibile e sopratutto non è giusto. Sono proroghe di fatto, ma non certo di diritto e non saranno positive per i risultati. I concessionari, quindi, stra-felici ed i piccoli gestori invece soffrono perché perdono più di quanto ricavano. Il bando di gara dovrebbe risolvere tutto questo malessere, ma se non viene emanato a breve ancora una volta lo Stato compie un atto illegittimo e tutto potrà essere messo in discussione presso l’Unione Europea. Il pensiero positivo di chi ama il segmento delle scommesse è quello di sperare che nella nuova Legge di Bilancio non si sia questa benedetta proroga e che si possa proseguire con una regolamentazione che finalmente metta fine a questa “spasmodica” attesa. Ma se lo Stato non riesce a regolare non riesce più a gestire il suo ruolo e questo sarebbe veramente intollerabile.   articolo redazionale