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Un appello al ministro della salute Beatrice Lorenzin ed ai vertici della Asl di Teramo per chiedere l'intitolazione dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero ad Ester Pasqualoni, l'oncologa uccisa a coltellate da uno stalker nel parcheggio del " Val Vibrata". A scriverla, i pazienti e il personale del reparto di oncologia dove Ester lavorava: «Tenuto conto che i tempi burocratici non ci consentiranno, a breve, la intitolazione alla dottoressa Pasqualoni dell'ospedale, noi che per ragioni mediche, l'abbiamo conosciuta, vogliamo dare il nostro contributo», si legge nella lettera firmata dai pazienti ed indirizzata al ministro della salute, «affinchè lei Ministro possa conoscerla meglio e dirle brevemente che Ester oltre alla sua competenza ti regalava la sua umanità, semplicemente con un sorriso e una stretta di mano facendoti sentire una persona e non un anonimo malato. Dava modo di esporre con serenità domande e ricevere delucidazioni sulle specificità della malattia e delle cure, che non sempre ai più sono comprensibili. Il suo impegno andava ben oltre l'orario di lavoro, perché consapevole che questa malattia continua a manifestarsi, purtroppo, con più frequenza e occorre un impegno sempre maggiore per limitarne i danni». La lettera dei pazienti  elenca anche i professionisti del reparto, in particolare i medici Sonia Di Felice, Francesca Fabbri e Valeria Durante ed il personale paramedico che si adopera per sostenere i malati e le famiglie. Come noto, sono state interrotte le procedure per l'intitolazione del presidio sanitario di Sant'Omero alla dottoressa uccisa, procedure interrotte a causa di un intoppo burocratico. Secondo una legge del 1927, infatti, per intitolare i luoghi pubblici c'è bisogno del nulla osta della prefettura che al momento non c'è ancora. Ci si augura che l'iter possa essere riavviato al più presto come vogliono i vertici della Asl teramana ed in particolare il direttore generaler Roberto Fagnano.