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Tortoreto a 5 stelle contesta il progetto Paride. Con una nota, i pentastellati hanno "fatto i conti" in tasca ai cittadini "Un progetto ambizioso che vedrà tutta la nostra illuminazione pubblica aggiornata, ammodernata ed efficientata, permettendo un miglioramento sostanziale della qualità dell’illuminazione ed un risparmio nei consumi di circa il 70%. Durante la presentazione ci si è molto soffermati sul iter di progettazione e sugli aspetti tecnici, ma scarsissima attenzione è stata data agli aspetti economici. Tenendo conto che la nostra pubblica illuminazione ci costa intorno ai 500.000, il messaggio che passa superficialmente è che abbiamo finalmente un risparmio sui consumi molto importante, ma, alla domanda su quanto rimarrà nelle tasche dei cittadini, abbiamo scoperto che l’amministrazione non ha fatto alcun analisi dell’impatto sul bilancio di questo progetto, nè ha valutato progetti alternativi: si è limitato a riferire che, ALL’INCIRCA, non ci sarà effetto (negativo o positivo) sul bilancio. Abbiamo provato a fare noi i conti: Hera Luce (che si è aggiudicata l’appalto) a fronte di un investimento di € 1.762.000 +IVA, riceverà un canone per 24 ANNI di  €487.184+IVA (di cui € 224.640 per l’ammortamento investimento, € 123.552 per la manutenzione ed € 138.992 come quota dei risparmi nei consumi), rivalutabile negli anni in parte sulla base di parametri stabiliti. Di fatto Hera a fronte di un investimento di € 1,8 milioni si aggiudica un contratto di 24 anni che vale ca € 12 milioni, cioè un progetto che si ripaga in ca 7/8 anni (tenendo conto delle sole quote ammortamento e quota risparmio e di un tasso di sconto del 6%), mentre il Comune per i prossimi 24 anni si ritroverà, a fronte dei 12 milioni di canoni, un risparmio di circa € 4,4 milioni: non ci sembra un buon affare. Un investimento diretto del Comune (eventualmente spacchettato in più interventi nel tempo), basato sul progetto redatto da AGENA (con fondi comunitari), avrebbe consentito lo stesso risultato in termini tecnici e si sarebbe ripagato in meno di 10 anni, garantendo da quel momento in poi un risparmio secco di € 350mila l’anno".