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La concessionaria di A24 e A25 non è disposta ad accogliere soluzioni che scaricano di nuovo sulla società l'onere delle tariffe. Ieri si era registrata una tiepida apertura sulla questione che invece a tarda sera ha portato la brutta notizia proprio dopo l'incontro a Roma sul caro-pedaggio. Strada dei Parchi non vuole sospendere, a proprie spese, gli aumenti della tariffe. Così gli era stato chiesto di fare in cambio dell'approvazione del nuoco Piano economico finanziario che la stessa attende da quattro anni. Il vertice al ministero era finito con quattro proposte: sconti fino al 20 per cento per i pendolari, coperti economicamente dallo Stato e dalle Regioni Lazio e Abruzzo; un nuovo Piano economico finanziario che, con una contribuzione pubblica per la messa in sicurezza, permetta per i prossimi 5 anni di calmierare le tariffe; possibili interventi normativi europei per sopportare gli enormi costi di manutenzione delle due tratte autostradali. E, quindi, l'appello al gestore di sospendere gli aumenti del primo gennaio del 12,89 per cento, aumenti peraltro decisi con decreto, indipendentemente dalla volontà della concessionaria. Niente da fare dunque e gli abruzzesi si terranno l'aumento del quasi 13% se vorranno percorrere Strada dei Parchi.