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di ANTONIO D'AMORE L’ennesimo insulto. Quella fila di parcheggi, che il Comune ha appena disegnato in piazzale San Francesco, proprio di fronte all’ingresso del parcheggio pluripiano, sono l’ennesimo insulto. Alla logica. Alle regole. Ai patti e… forse anche al codice della strada. Mai, infatti, avevamo avuto la “fortuna di vedere, sulle strade italiane, una fila di parcheggi che, pur avendo un marciapiede di fronte, avesse anche una corsia pedonale alle spalle, cioè nell’area di manovra delle auto. Una corsia che nasce da un passaggio pedonale e finisce nel nulla, esponendo però il malcapitato pedone al traffico di passaggio. GUARDA IL VIDEO https://youtu.be/XOASXErDeHE   Ma il problema non è quella corsia pedonale, non è per quello che parlavamo di insulto. Lo facevamo perché, in tutte le sue declinazioni, l’insulto colpisce due ben identificabili vittime: la Costruttori Teramani, che ha costruito e gestisce il parcheggio pluripiano, e noi cittadini. Andiamo per ordine, prima la Costruttori Teramani, poi alla fine faremo i conti, e vedrete quanto male faccia a noi cittadini quella fila di parcheggi. Il rapporto tra il Comune e la CT nasce nel 1990, quando si comincia a lavorare al progetto pubblico/privato di costruzione dei nuovi parcheggi teramani. Uno a piazzale San Francesco e l’altro a ridosso di ponte San Gabriele. L’accordo è semplice: il Comune concede e autorizza, la Costruttori Teramani si fa carico di tutti i costi e “rientra” dell’investimento gestendo per trent’anni i parcheggi, con possibilità di sfruttamento pubblicitario (cartelloni, etc), con l’affitto di spazi commerciali e, ovviamente, con le tariffe degli stalli. La convenzione viene firmata nel 1994 ma, a lavori iniziati, subito le prime grane. Il Comune impone ai costruttori di rivedere il progetto, per “abbassarlo di un piano”. Di fatto, il parcheggio finisce sottoterra con un piano in più. Perché? Reggetevi, la risposta vi stupirà: il motivo è che il Comune non voleva deludere gli ambientalisti, che avevano giudicato quel piano “fuori terra”, troppo impattante di fronte alle mura antiche della città. Cioè, di quelle stesse mura che poi lo stesso Comune ha consentito di abbattere, ripetiamolo: abbattere, per poter costruire palazzi e ingressi di garage privati. Erano così preziose da meritare addirittura una protezione dall’ombra del parcheggio…ma non dalla distruzione? Curioso, vero? Andiamo avanti: nella convenzione, il Comune si impegnava anche a sopprimere 1500 posti auto in centro storico, per spingere i teramani a parcheggiare fuori dalle mura, così da poter pedonalizzare lo stesso Centro Storico. Adesso, alzi la mano tra i nostri lettori, chi ha memoria di una cancellazione massiccia di posti auto. Anzi: sono stati creati numerosissimi parcheggi, anche a pagamento, in evidente concorrenza alla Costruttori Teramani. Quindi, un danno per i gestori, che intanto avevano già subito un altro danno, quello della mancata autorizzazione della pubblicità, per tutta una serie di garbugli burocratici, che evidentemente erano sconosciuti ai tecnici comunali al momento della firma della convenzione. Paradossale, ma tant’è. Quindi, meno incasso dagli stalli, nessun incasso dalla pubblicità… e i locali commerciali? Qui la cosa si fa ben più che paradossale, visto che il Comune ha anche chiesto alla Costruttori Teramani la realizzazione di un locale molto ampio, da destinare ad archivio, come annesso ufficio. L’accordo era, ovviamente, finalizzato all’affitto all’amministrazione che, però, nonostante i locali fossero pronti, non li ha mai occupati, rinviando sine die. Così, oltre al danno del mancato incasso, la CT ha avuto anche quello dei costi di realizzazione dei locali, che sono stati utilizzati solo una volta, per la realizzazione dell’ufficio dell’assessore Antonini, che però ha avuto una delle carriere assessorili più brevi della storia teramana. Quindi, locali di nuovo vuoti. E niente affitto. Ma questo è nulla, in confronto allo Sma. E per Sma, ovviamente, intendiamo la popolare catena di supermercati che, raccogliendo una proposta della Costruttori Teramani, aveva manifestato l’intenzione di occupare gli spazi del nuovo centro commerciale, che sarebbe dovuto nascere sul piano a raso del parcheggio di Piazzale San Francesco. Nei progetti, era una struttura di legno, leggera nelle forme e poco impattante, che avrebbe di fatto consegnato ai teramani un comodo supermercato alle porte della città, con parcheggi comodi. L’ipotesi al Comune piaceva. Tanto, ma così tanto, proprio così tanto, che la Giunta Brucchi, impegnata com’era a discutere di temi fondamentali, quali il numero degli assessori, le rivendicazioni dei dissidenti, e la logica delle correnti, ha “dimenticato” di portare il progetto all’approvazione. Alla fine, la Sma ha deciso di fare un passo indietro. Niente nuovo supermercato. Così come, sempre grazie all’attenta “partecipazione” della Giunta, è saltato il nuovo Polo Scolastico su parcheggio di San Gabriele, un progetto che avrebbe potuto ospitare 700 studenti, con aule, palestre, spazi comuni e - particolare non trascurabile - parcheggio gratuito per mezz’ora per i genitori all’ingresso e all’uscita dalla scuola. Un progetto che sarebbe potuto diventare strategico, inoltre, anche in occasione dei lavori di adeguamento sismico delle scuole, spostando nel nuovo polo man mano, a rotazione, i ragazzi degli edifici interessati dai lavori. Niente, progetto evidentemente non interessante per il Comune.     E adesso, facciamo i conti. Visto che in virtù della convenzione, i parcheggi diverranno di proprietà e gestione comunale, tutti gli insulti alla Costruttori Teramani hanno generato danni che, nell’immediato, colpiscono i gestori, ma nel futuro colpiranno i cittadini. Facciamo qualche esempio: il mancato incasso degli stalli? Domani sarà un mancato incasso per il Comune (cioè noi), visto che i teramani non hanno preso l’abitudine del pluripiano, in ossequio alla loioca del “tanto si trova posto anche in Centro”, anzi: adesso addirittura gratuitamente davanti al parcheggio, nei nuovi stalli realizzati con la corsia pedonale tronca. Il mancato incasso della pubblicità? Idem. Il mancato incasso commerciale? Dal nuovo supermercato, il Comune (cioè noi) avrebbe avuto subito incassi in termini di oneri di costruzione e di tariffa dei rifiuti, poi a convenzione scaduta avrebbe avuto circa 200mila euro di affitto l’anno e un parcheggio valorizzato (si stima per almeno un paio di milioni) proprio dalla presenza di quella struttura commerciale. Dalla costruzione del Polo scolastico, il Comune (cioè noi) avrebbe incassato oneri di costruzione e, un domani, avrebbe avuto la proprietà totale delle nuove scuole… e l’elenco potrebbe continuare all’infinito, visto che il criterio ispiratore dei rapporti tra il Comune e…i gestori dei beni che diverranno comunali non è mai stato ispirato al reciproco vantaggio, ma al disagio provocato dal pubblico al privato. Che poi diverrà un danno per il pubblico… Quei nuovi stalli, quei parcheggi gratuiti realizzati dal Comune davanti al parcheggio a pagamento del Comune, sono l’ennesima beffa. Contro la quale, però, la Costruttori Teramani ha in animo di mettere mano alla carta da bollo.