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Ieri notte sono stati affissi in tutta la Provincia di Teramo degli striscioni di protesta da parte dal nucleo studentesco Azione Studentesca, movimento scolastico di Gioventù Nazionale, sulla condizione degli edifici delle scuole di secondo grado della Provincia.
A Teramo sono stati affissi manifesti in supporto agli studenti che hanno scioperato in settimana che riportavano la frase “La buona scuola ci crolla in testa! Scuole sicure subito” per porre al centro del dibattito il problema della sicurezza degli edifici scolastici del capoluogo; infatti dopo la chiusura dell'Ipsia per rischio sismico, i due plessi “Marino” e “Alessandrini” convivono da inizio anno nella stessa struttura in via San Marino e la scorsa mattina si è verificato l'ultimo imprevisto: in un'aula sono caduti calcinacci, forse a causa di un'infiltrazione d'acqua che hanno scatenato la giusta e viva protesta degli studenti.
 
Al liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi sono stati affissi dei manifesti con su scritto “Nuovo anno vecchi problemi – SI al nuovo Saffo” per denunciare il problema, quasi ventennale, della carenza di aule scolastiche e spazi idonei per laboratori e attività fisica.
Anche quest’anno il Liceo si trova a dover affrontare il consueto problema della carenza di aule scolastiche costringendo molti studenti a dividersi in più di cinque plessi, creando enormi disagi a professori e studenti.
Ricordiamo che dal 2001 la Provincia di Teramo ha in locazione sette aule presso l’Istituto Bambin Gesù (edificio vecchio) e dal 2002 tre classi e una palestra presso il medesimo Istituto (edificio nuovo) a cui quest’anno si sono aggiunte sette classi dislocate nella scuola “Giannina Milli” che richiedono lavori di ammodernamento a carico della Provincia di circa 100.000€.
Sul programma triennale delle opere pubbliche (2016/2018) non vi è traccia della voce (presente negli anni passati) relativa al finanziamento del nuovo polo scolastico “Saffo” sbandierato per anni da qualsiasi Giunta di centro-sinistra di questa Provincia.
Azione Studentesca torna a chiedere con forza la necessità di un nuovo plesso idoneo a contenere i numeri sempre crescenti degli alunni attirati dall’offerta formativa del Liceo Saffo che lo rendono una punta di diamante non solo della Provincia ma dell’intera Regione.
Da diciassette anni invece la Provincia ha preferito sperperare denaro pubblico per l’affitto delle aule alla congregazione delle suore oblate del Bambin Gesù invece che realizzare con quei soldi un’opera che avrebbe garantito aule decorose, laboratori all’avanguardia e palestre funzionali.
Il nuovo Liceo Saffo è necessario e non più rimandabile.