«Natale - ha detto Moni Ovadia in Duomo, domenica scorsa - è la festa degli ultimi». Natale è la festa della famiglia. Natale è la festa delle tradizioni. Natale è la festa dell'albero e del presepe. Natale è anche la festa del rito commerciale dei regali. Natale è tante cose. Che fosse anche la festa dlla bestemmia, però, non lo si sapeva proprio. Invece, è così che devono averla intesa quei grandissimi idioti (perdonateci, ma non riusciamo ad essere cronisti "distanti" in questo caso), che per compensare il vuoto infinito nel quale si perdono i loro rarissimi pensieri, hanno deciso di lasciare a ricordo della loro visita all'Ipogeo, dove si sta tenendo la mostra dedicata al meraviglioso presepe monumentale di Castelli, un ricordo blasfemo. Sul libro delle firme, tra quelle di tanti teramani che hanno deciso di sottolineare la bellezza della mostra, campeggiano infatti due bestemmie e un inno alla segreta dote delle donne. Si tratta con ogni probabilità del parto di un paio di ragazzotti, che non hanno sentito di esprimnere alcun altro pensiero che non fosse quello di insultare Dio o inneggiare ai genitali femminili. E' Natale anche questo? No, chi fa un gesto così è idiota tutto l'anno. E offende tutti noi.

(la foto è di un nostro lettore)