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asterixdonneI maschi hanno fallito ? Ci hanno deluso ? Votiamo una donna. Non pensiamo solo alle 79 donne attualmente primo ministro Angela Merkel, Theresa May, Jacinda Arden (Nuova Zelanda), Michelle Bachelet (Cile), Mercedes Araoz (Perù) . Pensiamo invece alla Casciotti e alla Di Pietro che guidano ottimamente Comuni importanti del teramano. Anche se qualche cappella la fanno pure loro.

Alla tornata elettorale per le regionali del 10 febbraio, per la prima volta in Abruzzo, si voterà con la doppia preferenza di genere. In provincia di Teramo su 105 candidati la metà è costituita da donne. Invito tutti a esercitare questo diritto che cambierà la storia politica del nostro territorio ricordando che in occasione dell’elezione del nuovo consiglio della Regione Abruzzo, sarà possibile votare con la doppia preferenza di genere. E’ la prima volta che gli abruzzesi potranno esercitare questo diritto grazie all’approvazione della Legge regionale avvenuta il 12 giugno 2018.
Un passo in avanti per la nostra regione, per nulla scontato in quanto, a livello nazionale, nonostante le norme introdotte per l’uguaglianza di genere, si sono spesso ottenuti dei risultati soltanto parziali. Il mio augurio è che chiunque vinca, uomo o donna che sia, porti avanti le politiche di genere contro ogni discriminazione.
Perché anche chi ritiene importante la presenza delle donne nelle istituzioni politiche -e più in generale nei “luoghi dove si decide”- ancora troppo spesso lo fa, nella maggioranza dei casi, sulla base di un’idea di “democrazia paritaria”, “pari opportunità”, adempimento del mandato costituzionale contro le discriminazioni. Ciò significa che, dopo mezzo secolo di femminismo –in cui si è parlato di divisione sessuale del lavoro, femminilità e maschilità come costruzioni della visione del mondo di un sesso solo (patriarcato, dominio maschile, ecc.)-, il rapporto uomo-donna viene ancora visto come “questione femminile”: le donne rappresentate come un gruppo sociale omogeneo, svantaggiato, un “genere” debole da tutelare, o da valorizzare. Capita spesso che le candidate abbiano una consapevolezza maggiore di quanto appare dai loro programmi elettorali, per cui la domanda che viene spontanea è: perché, quando si entra nei luoghi istituzionali della politica, o in quelli di maggior potere del mondo del lavoro, non si può dire che lo si fa anche per portare cambiamenti a regole, linguaggi, modi, tempi, strutture di potere, che sono state create in assenza delle donne, funzionali perciò a un sesso solo, fondate sulla divisione tra ciò che è politico e ciò che “non è politico” –tra cittadino e persona, sfera pubblica e vita privata-, cioè su confini che sono saltati da tempo?
Ve ne segnaliamo per ogni schieramento:
Margherita Trifoni: è stata una valida e tenace oppositrice, forse l’unica, della amministrazione che ha governato male Giulianova. Persona intelligente, impegnata nel sociale, raccoglie i voti non solo dai pasdaran grillini ma da tanti di sinistra . Ha buone possibilità di riuscire e certamente potrebbe fare una buona opposizione anche in Regione.
Rossella Licursi: avvocato da molti anni impegnata bel sociale e soprattutto nel campo delle invalidità civili ha fatto delle interessanti battaglie in questo settore . Persona molto preparata, con buone possibilità di entrare in consiglio regionale – in caso di vittoria di Marsilio - con l’ottimo Raimondo Micheli – sicuro consigliere- potrebbe fare buone cose anche nel campo della ricostruzione.
Anna Marcozzi: medico primario molto noto a Teramo è una persona preziosa e punto di riferimento per la sanità abruzzese e teramana. Con un buon bacino di voti acclarato, in caso di vittoria di Giovanni Legnini potrebbe essere eletta e tra i tre papabili per il pesante ruolo di Assessore alla Sanità. Sarebbe importante per Teramo.
Graziella Cordone: Combattiva, intelligente, preparata, sensibile, movimentista in modo giusto, è la “Superwoman” della politica teramana. Penalizzata in Comune per la sua grinta – ma diamo tempo al tempo- è molto impegnata -da molti anni- nel campo culturale e sociale. Non inventa oggi la sua passione politica e in modo trasversale è stimata da chi la conosce. Viene penalizzata da una lista debole. Le fa onore aver scelto di seguire le sue idee piuttosto che lo scranno regionale.
Ciferni Marina: giovane e determinata, candidata con la lista “Avanti abruzzo” che rappresenta la cultura socialista e liberale del cantiere civico di Legnini. Sta facendo la migliore campagna elettorale nel “Cantiere civico”. Presente sui social e negli incontri pubblici ha una grinta che, se ce l’avessero avuta la metà degli altri candidati, Legnini sarebbe già Presidente. Ci auguriamo continui nel suo impegno anche dopo le elezioni
Teresa Elena Ginoble:per i maschilisti è “solo” la sorella di Tommaso. E sono in errore. Sbagliano di brutto. Teresa non è solo una donna, presente, seria e combattiva. E’ stata e resta il migliore assessore alle Politiche sociali della Regione Abruzzo. Ha realizzato cose che molti hanno dimenticato e che fino ad oggi Lei –troppo sola- non è riuscita a far riemergere. In caso di vittoria di Legnini comunque entrerà in consiglio e potrà farsi valere.
Io mi aspetto anche che, per non cadere sempre e di nuovo nell’idea tradizionale di politica separata -per cui sarebbe “politica” solo quella istituzionale-, si torni a dire che “è già politica” quella che porta nuove consapevolezze, che modifica la vita quotidiana, che cerca nuove forme di lavoro, di solidarietà, di sapere.

Asterix