La Procura potrebbe percorrere l'ipotesi di tentata strage per i cavi tagliati alla cabinovia dei Prati di Tivo anche se per il momento l'ipotesi aperta contro ignoti è quella di danneggiamento aggravato. Sì perchè si potrebbe ravvisare un pericolo di pubblica incolumità. Tutto questo dopo la presentazione della denuncia da parte del nuovo gestore degli impianti Finori. Sono scattati così come da rito le indagini da parte dei carabinieri per la ricostruzione dei fatti così come deciso dal pm titolare dell'inchiesta Stefano Giovagnoni. I militari sono stati proprio ieri ai Prati per l'avvio dell'inchiesta ed hanno ascoltato il personale che lavora agli impianti: gli operai, il capo servizio, e il direttore di esercizio. Secondo il contenuto della denuncia presentata da Finori i cavi elettrici del sistema di sicurezza sarebbero stati tagliati in otto punti su un pilone in prossimità della stazione di monte, scrive oggi il Centro. Di questa vicenda si tornerà sicuramente a parlare perchè la chiarezza urge. Il Sindaco di Pietracamela non commenta e si affida con molta fiducia alla magistratura e al suo corso. La notizia viene appresa con molta cautela anche da alcuni operatori, anche loro fiduciosi nell'opera della magistratura.