Nonostante il freddo pungente, il popolo dei cinque stelle (rimpolpato da tanti alla loro prima volta ad un comizio M5S) riempie Piazza Martiri, per accogliere Alessandro Di Battista. Forse un migliaio i presenti (certo, non una folla oceanica, ma tanti per una serata invernale). Diba dal palco definisce i dettagli del programma pentastellato, non lesinando vergate a destra e a manca. Accusa Berlusconi e Renzi, invita alla partecipazione, parla di ricostruzione e di necessità di dare al Paese un governo credibile. Nota stonata: durante l'intervista che pubblichiamo, le immancabili accuse alla "stampa venduta", scivolamento banale in un populismo ormai vieto...del tutto insopportabile per chi fa di questo mestiere una scelta di vita e di serietà, retaggio di un certo modo di fare politica che non consente al Movimento di porsi come alternativa totalmente credibile. Curioso, poi, che l'insulto continui a venire da un movimento che ha candidato molti giornalisti, tra i quali anche ex direttori di testate di partito o nominati in Rai dalla politica governante. ASCOLTA L'INTERVISTA https://youtu.be/Ze--aoXOzjI