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Che quella di Antonio Zennaro, candidato alla Camera nel maggioritario - collegio di Teramo,  fosse una candidatura che i grillini teramani avevano poco compresa, lo si è saputo subito. Al momento stesso dell'ufficializzazione delle candidature. Il fatto che corresse per un seggio parlamentare pur avendo preso solo due voti alle "Parlamentarie", alla base grillina è suonato come una nota stonata. E anche la sera stessa del comizio di Di Battista, quando è salito sul palco scandendo quel "Zennaro" con un accento marcatamente veneto, molti in piazza si chiedevano perché non si fosse scelto qualcuno del territorio. Ma, in qualche modo, Zennaro teramano lo è, di adozione, avendo sposato figlia di uno dei fondatori della “Di Gennaro Costruzioni” impresa notissima, creatrice di un vero e proprio impero del mattone, poi tracollato e del quale è stato dichiarato il fallimento nel luglio del 2017 quando, « al termine di tutte le operazioni di riqualificazione dei crediti il passivo della Di Gennaro costruzioni è risultato di 59 milioni 749mila euro, mentre l'attivo era poco più di 25 milioni». A parte le vicende familiari e l'origine, quello che ha incuriosito i grillini, è il numero delle evidenti discordanze tra Zennaro e il Movimento. A cominciare dagli interessi, visto che il candidato ha  scritto anche un libro “Warren Buffet - regola n.1, non perdere mai denaro”; dedicato ad uno degli uomini più ricchi del Mondo, del quale Zennaro è un vero e proprio fan. Peccato, che sia lo stesso Warren Buffett, maggior azionista dell’agenzia di rating Moody’s, alla quale Grillo, insieme a S&P e Fitch dedicò un famoso “Triplo vaffa”. E la posizione dei cinque stelle nei confronti dei ricchissimi “padroni del Mondo" è nota. Quello che, però, nelle ultime ore sta letteralmente frantumando il fronte grillino teramano, è il ruolo professionale di Zennaro. Il 7 febbraio del 2013, infatti, il cda della Fondazione Enasarco decide di nominare "quadro", cioè dirigente, promuovendolo quindi dal ruolo di funzionario, proprio il dottor Antonio Zennaro, che era stato assunto per il controllo del rischio e che, su proposta del direttore generale, sale di grado: “in modo che possa operare in autonomia nell’esercizio della funzione di controllo del rischio”. Anzi, per l’occasione, la Fondazione Enasarco cambia addirittura le regole, visto che deroga dalla regola dei dieci anni di esperienza richiesti per l’assunzione dei dirigenti. Zennaro dunque diventa “risk manager” di Enasarco. A rendere più che curiosa la vicenda, il fatto che nel 2015 sulla Fondazione Enasarco piove una richiesta di commissariamento al ministro del Lavoro Cesare Damiano e a quello dell’Economia Padoa Schioppa. A  chiedere l'adozione del commissariamento alla Bicamerale sull'attività degli Enti gestori della previdenza e dell'assistenza, era stato IL MOVIMENTO CINQUE STELLE. «Enasarco, l'ente previdenziale degli agenti di commercio, ha scommesso i soldi delle pensioni degli iscritti nella roulette russa della finanza spericolata e dei derivati - scrivono i grillini -  Ha provato a coprire i buchi con artifici contabili e con una gestione del patrimonio immobiliare che ha calpestato le prerogative degli inquilini, il M5S segue questa vicenda da quasi due anni e nell'ultima audizione, in Commissione, della Fondazione Enasarco avevamo presentato formale richiesta di commissariamento dell'ente, fornendo un approfondimento sui bilanci Enasarco e sulle procedure di autorizzazione dei conferimenti del suo patrimonio immobiliare». Di sicuro, Zennaro non avrà avuto responsabilità dirette nei fatti oggetto del commissariamento, ma è comuqnue un alto dirigente di una struttura violentenente attaccata dai grillini, A commento del commissariamento, la portavoce grillina alla Camera Roberta Lombardi parla di bella giornata. La candidatura di Zennaro, in questa ottica, appare quantomeno curiosa.
Ed è proprio dalla stessa onorevole Lombardi che un nutrito gruppo di teramani aderenti al Movimento cercherà di avere risposte ed indicazioni nelle prossime ore. Si tratta di un fronte dissidente che, anche alla luce delle rivelazioni del sito abruzzoweb, sta valutando la possibilità di dichiarare una sorta di "sciopero del voto" nei confronti di Zennaro, limitandosi a votare solo i candidati pentastellati al Senato.