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bus tua 1024x683Spett.le Redazione, in riferimento all'articolo " FOTO/ UN GRUPPO DI CITTADINI BACCHETTA IL COMUNE DI TERAMO: 'AUTOSTAZIONE DI PIAZZALE SAN FRANCESCO PESSIMO BIGLIETTO DA VISITA PER LA CITTA', ECCO PERCHE'" ("Certa Stampa" di mercoledì u.s.) vorrei fare, da "antico" e abituale utente dei mezzi pubblici, alcune riflessioni e una domanda.

In primis, gli autori della lettera, per l'accuratezza e la competenza dimostrate nel descrivere le criticità dell'Autostazione di piazzale San Francesco, dovrebbero essere immediatamente nominati "consulenti ad honorem" della TUA, la quale promise nel gennaio 2017 " un intervento importante riguardante l’autostazione di piazzale San Francesco. Grazie alla Tua e con i loro 560 mila euro impiegati sarà rifatta la nuova autostazione di piazzale San Francesco. La casetta con sala d’attesa e bar verrà ristrutturata e ci saranno pensiline accanto agli stalli dei bus. Ma soprattutto il piazzale dell’autostazione verrà chiuso con barriere: come accade un po’ in tutte le città, si pagherà per entrare. Ci saranno parcheggi di lunga e breve sosta sia per gli autobus che per le automobili dei pendolari, e il piazzale sarà dotato di videosorveglianza". ("Certa stampa" del 14/01/2017). No comment... La quale TUA - passando ad un altro argomento - ha sì installato emettitrici di biglietti a bordo su certe tratte, creando, però, talvolta, caos nell'accesso agli autobus. Perché non vengono installate anche a terra, ad esempio, all'interno delle stazioni ferroviarie, considerato che certi esercizi commerciali ne rifiutano la vendita a causa di imposizioni di acquisto in quantità "industriali"? Per quanto, poi, riguarda la gestione del trasporto pubblico locale è ora che la Baltour S.r.l. la smetta di assumere atteggiamenti pilateschi e faccia valere il proprio prestigio acquisito a livello nazionale nel confronto con la Regione Abruzzo e il Comune di Teramo, per garantire alla città un servizio più efficiente. Infine, ce n'è pure per le Ferrovie dello Stato le quali prese da "furore mercantilistico" trascurano spesso di garantire nelle stazioni il "minimo sindacale" ai passeggeri, come, ad esempio, i servizi igienici o, almeno, i bagni chimici, una decorosa sala o saletta d'attesa e la manutenzione delle aree verdi.

Cordiali saluti.

Domenico Crocetti